domenica 28 febbraio 2010

LA MIA SERA DEL GUSTO NELL'ORA D'ARIA

Sabato sono stata a mangiare al ristorante "l' Ora d'aria" di Firenze con l'iniziativa Le settimane del gusto, come vi avevo anticipato. Il nome carino e ironico è dovuto alla vicinanza del ristorante con il complesso delle murate, ex carcere fiorentino, anche se ancora per poco dato che a fine Marzo il tutto si dovrebbe trasferire in zona più centrale (via dei georgofili).
L'Ora d'aria è gestito dal giovane chef emergente Marco Stabile che propone rivisitazioni spesso molto particolari della tradizione toscana.
Questa è giusta una piccola introduzione ma veniamo a noi e alla nostra esperienza. Ho prenotato con un'amica essendo la mia dolce metà troppo vecchia per l'occasione oltre che a dieta.
Devo dire prima di tutto che il ristorante ha davvero mostrato di aver compreso lo spirito di quest'iniziativa, trattandoci benissimo dall'inizio alla fine, proponendo un menù assolutamente completo accompagnato da vini più che dignitosi e che ben si sposavano con i sapori delle portate. E questo devo dire è il primo punto assolutamente a favore di un posto che evidentemente dà il giusto valore alla qualità, al dettaglio, e al rapporto con il pubblico (anche se giovane e che porta pochi soldi ;)!)
Una volta entrati ci si trova in un ambiente davvero molto molto classico, elegante come ci si immagina un ristorante di lusso e, in questo forse l'unico punto negativo dell'insieme, un pò sterile e poco originale. Ecco devo dire che non conoscendo il luogo, trovandolo per caso sarei attratta dalla bella insegna ma respinta da quell'aspetto un pò troppo formale, dalle lunghe tovaglie che arrivano al pavimento, dalle sedie bianche, dal troppo bianco in generale. Comunque essendo il ristorante in procinto di trasferirsi, è possibile che cambi un pò stile in base al nuovo ambiente che lo ospiterà. In realtà poi questa formalità è davvero solo nello stile perchè devo dire che abbiamo protratto la nostra cena per più di tre ore sentendoci sempre perfettamente a nostro agio, grazie anche al personale davvero in gamba, sempre attento e presente, ma mai fastidioso e pesante, molto preparato ed educato ma con il quale ci si sente liberissimi anche di scherzare, insomma un ambiente decisamente piacevole. Era un pò buffo in realtà perchè coloro che arrivavano con la settimana del gusto come noi, sono stati messi nella parte rialzata, quindi insomma eravamo tutti insieme e sembrava di essere un pò a cena il giorno di san valentino, con tutte queste coppiette di giovanissimi davvero eccessivamente in tiro (insomma il ventenne in giacca e cravatta e capello imbrillantinato a me fa sempre un pò effetto;)!), che si scambiavano regalini con fare un pò imbarazzato! ma questo non c'entra niente con il luogo in sè quindi veniamo al punto. Come abbiamo mangiato? Davvero benissimo! Mi ha colpito la sensibilità con la quale si sposavano i singoli ingredienti e le singole portate in un progetto culinario (chiamiamolo così) completo e sensato. Ma anche l'attenzione alla composizione, sempre naturale e mai eccessivamente forzata che è sempre un piacere anche per gli occhi! Foto non ne ho fatte, se non un paio, perchè insomma ero lì per godermi la serata o no? (ma anche perchè mi sarei vergognata come un cane a star lì a fotografare tutti i piatti sotto gli occhi di tutti:)!) però credetemi se vi dico che ne sarebbe valsa la pena:)
Ecco il Menù con le mie considerazioni:

Si inizia con un assaggino della casa con coniglio confit e mela, davvero stuzzicante.

Antipasto: "L'uovo, le uova, la gallina, i riti della nonna toscana". Praticamente in un piatto c'era il famoso uovo di parisi, un quenelle di fegatini, del bollito di gallina e delle uova di non mi ricordo quale pesce (mi sembrava avesse detto d'aringa ma erano nere, boh!), e il tutto è stato cosparso con il brodo di gallina lì al momento. Ogni preparazione si sposava alla perfezione con il tutto, i fegatini erano di una delicatezza incredibile e poi finalmente posso dire di aver assaggiato questo benedetto uovo di Parisi... che dire, molto uovo, più uovo, morbido caldo e avvolgente... come dovrebbe essere un uovo insomma!

Primo Primo: Zuppa di patata viola con gamberi rossi, caviale e violetta.

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Forse questa è la cosa che mi è piaciuta di più, semplicemente deliziosa e perfetta e poi di una bellezza unica anche alla vista (anche se la fotaccia non le rende giustizia). Il piatto è ispirato ai dipinti di Chagall e alla mostra in corso a Pisa e, dato il mio lavoro, non posso che apprezzare infinitamente tali iniziative. tra l'altro la composizione del piatto ha davvero molto di Chagall non trovate?

Secondo Primo: Risotto con i carciofi, prezzemolo e pomodoro: Ecco questo piatto non mi ha entusiasmata, certamente un buon risotto, ma niente a che vedere con tutto il resto, insomma fosse stato per questo probabilmente non sarei qui a tessere le lodi del ristorante.

Secondo: Tutto fumo e niente arrosto. Come ci è stato gentilmente spiegato trattavasi della gancia di manzo affumicata, poi bollita ed infine ripassata in padella per darle la deliziosa crosticina croccante e salina... praticamente il forno non l'ha neanche visto. Il tutto accompagnato da fiocchetti di mousse di sedano rapa, ancora una volta accostamento assolutamente perfetto!

Il pasto è stato accompagnato da due buoni vini toscani presentati dal simpaticissimo sommelier francese (sinceramente ho capito una parola su tre di quello che diceva, ma lui è davvero gentilissimo, per cui non temete, sono convinta che basterà una domanda per ottenere tutte le informazioni possibili.) E non vorrei dimenticare neanche il pane: tutto fatto in casa, un grande assortimento di pani diversi, focaccine, grissini, bellissimi e deliziosi (soprattutto i panini a forma di croissant)

Dessert: pomme e pommes de terre: il carnevale di patate e mele: dadini di mela speziata al forno con una mousse di patate, molto particolare e decisamente ottima. Infine caffè, piccola pasticceria (deliziosa) Il tutto a 40 euro (in realtà qualcosa in più perchè abbiamo preso un'altro bicchiere di vino oltre quelli previsti dal menù, ma vabbè!)... Impossibile essere più soddisfatti!

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Conclusione: se cercate un ottimo ristorante a Firenze l'avete trovato! Di certo l'ho trovato io e, guardando il menù normale, mi sembra anche onesto per quanto riguarda i prezzi, certo si spende, ma penso che una volta ogni tanto ne possa davvero valere la pena! Soprattutto se si pensa a quanti posti in questa città riescono ad essere ancora più cari senza avere alla base assolutamente niente che lo giustifichi!

10 commenti:

  1. Ormai sono già passati due anni da quando sono andato all'Ora d'Aria la prima volta (testimoniato qui: http://fabien.wordpress.com/2008/01/22/ora-daria-firenze/) e Marco Stabile si sta affermando sempre di più nel panorama culinario italiano ed europeo (e stato eletto tra i migliori "jeunes restaurateurs" mica a caso, hehe). Io posso dire di averlo "scoperto" in anteprima, avendo mangiato da lui già una decina di anni fa quando faceva la gavetta in un altro ristorante alle porte del centro, e sono felicissimo di trovarlo adesso a questi livelli, peraltro meritatissimi.
    Sono davvero molto contento che ti sia piaciuto.

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  2. che deliziosa recensione Iana. La cosa che riconosco, secondo la mia piccolissima esperienza, è quando tu parli della gentilezza che fa intravedere un'informalità ricercata ma spontanea, alla fine. I ristoranti più importanti ed eleganti e celebrati per alta cucina o innovazione (non so se questo ha stelle) spesso trasmettono ai comuni umani, e ancor di più ai giovani, un senso di impotenza. Sarà troppo, pensi, soprattutto nella pedanteria. E invece ti sirprendono. Ho avuto la stessa impressione alla Francescana di Modena, dello chef Bottura. Non ci sono potuta andare con una promozione come questa under 26, era bensì un regalo di compleanno, e quando sono uscita ho sentito davvero di aver passato una bella serata, oltre ad aver mangiato cose buone e particolari, perché ero stata a mio agio. Nessun comportamento arrogante o affettato, cameriere e sommelier erano simpatici, ridevano spesso ed erano però molto competenti. Ho fatto tutte le foto che volevo e nessuno mi ha detto nulla. Erano contenti, anzi-che-no. Insomma bella la tua serata e bello soprattutto il primo primo. Davvero un tocco chagall.

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  3. No beh dico ci trattiamo bene:D Se mi capiterà di passare da firenze terrò certamente presente la tua segnalazione..anche se ammetto che purtroppo non sono mai tipo da ristorantoni...sigh..anche se qui mi pare che i coti ononsinao così eccessivi....

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  4. ma che carina questa cosa!

    e i tuoi racconti sempre deliziosi!

    certo che essere giovani ne ha di vantaggi :-P

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  5. ..nelle tre ore d'aria...a quello che hai scritto
    il tuo resoconto è stato molto avvicente
    bella serata
    penso che l'uso del viola non sia un caso????
    ciao

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  6. Bel menù, hai passato una bella serata mi fa piacere..ed bello far conoscere i ristoranti un cui si mangia bene.
    come sempre ottima narrazione!!!

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  7. Hai usato bene la tua "ora d'aria"! mi piacciono molto i ristoranti dove si mangiano cose particolari e curate, certo non ci si può andare spesso ma questo serve anche ad apprezzare di più il tutto...
    Ciao! Francesca

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  8. grazie del racconto!
    Beati i giovani!! ;-)
    direi che il piattio viola ti è piaciuto proprio, eh?!?! anche la scarpetta c'hai fatto!

    buonanotte!

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  9. Aria decisamente buona direi!!!
    Un saluto
    Kemi

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  10. Un racconto davvero carino per un'iniziativa altrettanto interessante. le patate viola sono stupende, peccato non si trovino praticamente da nessuna parte! Un caro saluto. deborah

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