lunedì 15 febbraio 2010

CUCINA AFRICANA: OLELEH

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Non penserete mica che mi sia scordata che ho una rubrica di cucina africana da portare avanti? Vedete, la costanza non è il mio forte ma alla fine le cose le faccio no? ;)
Oggi sono proprio contenta di parlarvi di questa cosa, che è più o meno una sorta di polpetta di fagioli, un pò perchè trattasi di una tipica ricetta sierra leonese, un pò perchè penso che sarà molto difficile che qualcuno di voi possa trovarla in giro... nel web in italiano non c'è niente eppure è una cosa semplicissima con tutti ingredienti facilmente reperibili in Italia.
In Sierra Leone è un tipico street food, nel senso che difficilmente uno se lo cucina a casa ma è onnipresente in qualsiasi baracchino o mercato, i bambini se ne comprano uno nell'ora di intervallo a scuola e le donne mentre fanno la spesa. Nella versione originale si cuociono arrotolandoli in foglie di banano, per lo più al vapore o bolliti . Le foglie possono essere sostituite con i meno romantici (ma più facilmente reperibili) fogli di alluminio e secondo me si prestano bene come antipasto o stuzzichino... occhio solo a non avere gli occhi più grandi dello stomaco, non sono proprio leggeri ;) La pasta di fagioli che si ottiene (prima della cottura) viene usata per parecchie altre ricette... quindi non ve la scordate ok?

OLELEH:

300 gr. di fagioli all'occhio
5 cucchiai colmi di olio di palma (vedete come vi piace ma ce ne dev'essere un bel pò)
3 cucchiai d'acqua
2 cucchiai di pesce secco a scaglie (potete usare anche la bottarga secondo gusto, o ometterlo del tutto, saranno ottimi comunque)
1 cipolla bianca grande
2 peperoncini grandi molto piccanti
sale
pepe
foglie di banano o fogli di alluminio

Mettere i fagioli in ammollo in acqua fredda per una notte. La mattina dopo strofinarli tra le mani in modo da rimuovere tutte le pelli dei fagioli, se qualcuna opporrà maggior resistenza, fate schizzare fuori il fagiolo strizzandolo tra indice e pollice. Rimettete tutto in acqua per un pò finchè non vedrete che le pelli comincino a salire un pò in superficie. Dividere i fagioli dalle pelli. In un frullatore mettete i fagioli con l'acqua in modo da sminuzzarli bene. Io a questo punto ho trasferito in una ciotola e continuato con un frullatore ad immersione. Unire tutti gli ingredienti e frullare fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Il colore dovrà essere sull'arancione, abbastanza intenso.
A questo punto mettete l'impasto a cucchiaiate nei fogli di alluminio (o se le trovate nelle foglie di banana) chiudete bene e mettete in forno a 180°C per una ventina di minuti o finchè non risulteranno abbastanza duri e cotti. Se volete proporli come antipasto magari fateli più piccoli, anche se in origine sono abbastanza grandi. Per quanto riguarda la cottura, come ho già detto potete farli anche bollire in acqua o cuocere al vapore.

37 commenti:

  1. Che bella ricetta !Proteica sana, adatta a tutte le allergie ! La faro' sicuramente.
    Io sono di Roma, ma ieri ero a spasso per la bella Firenze e ti ho visto in piazza della Repubblica con la tua bellissima famiglia.
    Non ho avuto il coraggio di salutarti e scambiare due chiacchiere per te.Ti saluto adesso e complimenti per il tuo blog...
    Un abbraccio.Chocolat.

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  2. Belli, semplici e pure con un nome simpatico!

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  3. Tesoro, lo sai che ho trovato un bel libro sulla cucina africana???? L'ho comprato subito pensandoti! Però questa ricetta non c'è! E infatti io nel frattempo mi sto facendo il mio personale archivio con le tue ricette... che ho intenzione di fare per una festa che ho in programma di fare...
    Baci
    Stefania

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  4. Praticamente non ne so nulla di cucina africana, è un mondo totalmente sconosciuto per me. Bisogna che mi dia da fare. Grazie mille per la tua ricetta!

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  5. Mi piace tutto quello che è street food, e trovo questi bocconcini deliziosi... però misa che dorvò bendarmi gli occhi... perché sono golosa! :-)

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  6. Bella sta rubrichetta, non so se te l'ho già detto, ma repetita juvant!

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  7. E' davveroo bello leggerti, soprattutto quando, come oggi, dopo una settimana di corse trovo un paio di minuti di tempo per passare di qui e rifarmi di tutti gli arretrati!
    E tu nel frattempo cosa hai fatto?
    Le olive del tuo alberello, i bignè, i detersivi biologici (quello per la lavastoviglie lo faccio anche alla Gatteria... ci partecipai ad un m'illumino di meno di qualche anno fa) e anche la rubrica di cucina Africana!
    Sei una grande tu!
    La speranza è, chissà, prima o poi di incontrarci!
    per ora un nasinasi personalissimo!
    torno al lavoro nella mia Cripta!

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  8. Io sono sempre incuriosito dallo street food, torno ora da Berlino è ho provato quasi tutto quello che era mangiabile in vendita per strada...Queste polpetitne osno vermaneete interesanti

    ciao
    Paolo

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  9. @chocolat: ma come? Che peccato, sarebbe stato bello conoscersi! Mannaggia la timidezza... ma dai, non ci posso credere, e poi non sei neanche di firenze quindi chissà quando capiterà di nuovo l'occasione ;)! Un saluto grande

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  10. a sintonizzarci sui legumi questa mattina siamo parecchi! eheheheh!
    Interessante ricetta, mi incuriosisce la pasta di fagioli, quando avrò un po' di tempo voglio provare a farla ;)

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  11. cara Iana, deliziosa questa ricetta! e poi sì, il cibo di strada lo adoro. A proposito delle foglie di banano: il caso vuole che la scorsa settimana, cercando ingredienti per una cena al supermercato asiatico, io abbia trovato le foglie di banano, che pensavo introvabili qui. le cercavo per degli involtini di pesce e sono perfetti per questa ricetta che proverò quanto prima, alla prossima cena con le amiche dove spesso prepariamo piatti insieme. è semplice ed efficace e il nome mi sembra il titolo di una canzone!! buon inizio settimana.

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  12. adoro la cucina africana come tutte le cucine extra-Italy!!!!! ora mi guardo il resto della rubirca! splendide polpette :-) ciao Ely

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  13. @iana hai ragione.e' che ti ho visto quando stavi ormai per lasciare la piazza...non ti preoccupare che ci torno a firenze, e' la citta' dove e' nato il mio amore...
    ciao Chocolat.

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  14. Che belli, si mi piace il colore. Di cucina africana non so assolutamente niente, questa ricetta è molto interessante!
    Ciao!

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  15. Questa rubrica devi proprio portarla avanti, mi piace molto. E sei bravissima a descrivere anche l'origine della ricetta, e tutto quanto vi ruota intorno.
    E queste polpettine sono una meraviglia.
    Brava!
    Baci Giovanna

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  16. Bellissima e buonissima anche questa ricetta!

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  17. sei strepitosa!!! bravissima, come sempre...

    eva

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  18. me la sono letta molto moolto attentamente questa ricetta, per tre motivi:
    1. mi piacciono i fagioli
    2. mi piacciono le cucine tipiche
    3. è una ricetta che non si trova in giro

    di certo la tua è una rubrica molto originale, in genere quando si pensa alla cucina etnica si pensa a quella cinese, indiana, giapponese..ma effettivamente a quella africana non ci pensano in tanti.
    mi chiedevo due cose:
    1. come fanno ad essere gialli? i fagioli con l'occhio non sono bianchi?
    2. si possono anche frigere?

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  19. in effetti i fogli di alluminio sono meno romantici ma molto pratici e reperibili ahahahah
    questa rubrica è veramente interessante mi piace assai *
    cla

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  20. curioso, da provare!
    Ciao da Francesca

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  21. @cuochella: Sono gialli per via dell'olio di palma che è rosso e che tinge tutto ciò con cui viene in contatto dal giallo al rosso a seconda delle proporzioni. Friggere non lo sò, l'impasto però è abbastanza liquido... se provi fammi sapere

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  22. Davvero molto particolari, lievemente aromatizzati e semplici..!!!

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  23. Che curiosoa questa ricetta, non mi so proprio immaginare il sapore. Mi piace molto questa tua rubrica perché si sente che c'è un rapporto diretto con questa cucina. Anch'io ero incuriosito dal colore ma vedo che hai già risposto sopra. Non ho mai fatto caso alla cosa, l'olio di palma si trova facilmante o solo nei negozi specializzati?

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  24. anche a me piace molto la cucina africana...per ora ho sperimentato ricette marocchine e senegalesi..per cui grazie
    ciao

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  25. che belle queste ricette africane! con tutta la storia e tradizione!
    bravissima!

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  26. Oh ma che bell'idea questa rubrica di cucina africana! la seguiremo con interesse! ciao fico&uva

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  27. Che simpatici fagottini...io (a parte la Tunisia) sono andata in Africa solo in viaggio di nozze (Namibia)e ho il mal d'Africa ancora adesso...ma lì ho mangiato soprattutto carne alla brace e riso. Mi piacerebbe imparare qualche piatto della tradizione..

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  28. ma dai sono particolarissimi! :)

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  29. @fantasie: che onore cara! ;) Fammi sapere come va la tua cena a tema!

    @miciapallina: mi fai arrossire ;)

    @bea: ma tu e io siamo complementari???? ;)

    @chocolat: allora alla prossima, anche se mi sembra difficile che una simile fortuna capiti ancora ;)

    @giovanna: sono proprio felice che ti piaccia ;) Mi impegnerò!

    @Asa: l'olio di palma si trova davvero facilmente, certo non al supermercato ma in qualsiasi negozio etnico e in tutti i mercati un pò più forniti.

    @tutti: grazie per l'interesse che mostrate... mi fate venir la voglia di continuare ;)!

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  30. a me 'sta ricetta 'nteressa...e tanto...!!! baci

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  31. iana, non so cosa, però davvero ritrovo tante cose di me nel tuo blog e tante nuove ne imparo, una meravigliosa possibilità! ;-)

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  32. devo ammettere che ci delizi sempre con ricettine speciali!! :D

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  33. già il nome è bello, sa di un richiamo in strada pure quello!

    la ricetta è naturalmente priva di glutine (ragazze mi state dando delle gran soddisfazioni!!!!) e molto molto bellina.

    mi complimento!

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  34. sembra buona questa ricetta...ne ho trovate molte altre di cucina sudafricana su questa pagina...dacci un'occhiata magari trovi qualcosa di interessante :)

    http://www.facebook.com/note.php?note_id=214108566981

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  35. @veron: grazie mille per la segnalazione! ;)

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    1. e prorpio bello conoscere nuove cose e nuove ricette =), tra le tante cose capita che magari alcune ricette le sappiamo ma nn sapiamo la loro storia =(

      p.s. ho visto che ci sono ank dei menu etnici ank in qst blog
      http://ilsaporediviaggiare.blogspot.it/

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