mercoledì 31 marzo 2010

IL PRANZO DEL TRASLOCATORE.... MA CHIC!

P1120340
Finalmente sembra che pranzi, cene e aperitivi di festeggiamento o d'addio, si stiano un pò diradando per lasciar spazio anche a un minimo di organizzazione di questo trasloco... non che ci sia ancora veramente chiaro quando metteremo la parola fine a quest'avventura ma vabbè! Voi pensavate che il sottotitolo del mio blog fosse una cosa un pò così, per ridere.... ma de che! E' peggio di così;) E calcolate che in famiglia io sono senza dubbio la più meglio organizzata! ;)
Insomma, si sa, quando si fatica in senso letterale, la pausa pranzo rappresenta un pò un momento che non si può sottovalutare e così questa è la versione chic del panino con la mortazza, buono, da azzannare, nutriente e che ti da la carica giusta per continuare (seeeee.... e chi si alzerebbe più dal tavolo dopo qualche panino e qualche bicchiere di vino!!!) I panini sono morbidissimi e se li fate piccolini e a forma di croissant potrete poi farcirli come vi pare e fare un figurone peer qualsiasi aperitivo o antipasto.

PANINI CON FARINA DI SOIA E YOGHURT AL SALMONE E BURRO AL WASABI:

per i panini:
400 gr. di farina 0
100 gr. di farina di soia tostata
125 ml. di yoghurt bianco intero
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino raso di zucchero
1/2 cubetto di lievito di birra
acqua tiepida q.b.
semi di papavero per decorare

per farcire:
burro
wasabi
sale
salmone affumicato

Preparare i panini: In una ciotola unire le due farine, lo zucchero, il sale, lo yoghurt e mescolare. Sciogliere il lievito in un pò di acqua tiepida e versarlo nella ciotola cominciando a impastare, aggiungere acqua quanto basta, dovrete ottenere un impasto abbastanza morbido ma che non appiccichi alle dita. Impastare almeno 10 min. fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formare una palla e lasciarla lievitare coprendo con uno straccio umido fino al raddoppio (circa un'ora e mezza). Riprendere l'impasto, se volete formare dei croissant come questi stendere l'impasto in un rettangolo stretto e lungo dello spessore di circa 3 mm., ritagliare dei triangoli, incidere la base per circa 1 cm e arrotolare i triangoli partendo dalla base e tirando leggermente le estremità (se volete foto QUI), altrimenti potrete anche formare dei semplici panini tondi. Spennellarli con del latte a temperatura ambiente, cospargerli di semi di papavero e far lievitare ancora 30/40 minuti. Infornare a 20°C per circa 20 min.
Fare il burro : per aromatizzare il burro, lavoratelo con una spatola finchè non diventa un composto cremoso, quindi aggiungetevi il wasabi (secondo i gusti) e il sale e lavorate ancora finchè non sarà incorporato, mettere il burro aromatizzato in una ciotolina (o se volete in forma in un coppapasta) e rimettete in frigo a raffreddare.
Farcire i panini: Spalmate un pò di burro sul panino aperto a metà e farcitelo con del salmone affumicato... una goduria

martedì 30 marzo 2010

EVVIVA!!!!

P1120352
Che gioia, che emozione! Vi ricordate quando vi parlavo del concorso "Ricette delle nuove famiglie d'Italia?" Beh ecco, la mia ricetta accompagnata dalla storia della mia famiglia è stata selezionata ed entrerà a far parte del ricettario di prossima pubblicazione per Edizioni Pedragon. Volevo condividere questa gioia con voi, intanto perchè il progetto m'era piaciuto tanto fin dall'inizio... quindi gioia doppia, e poi perchè mi sembra che abbiano organizzato tutto egregiamente... uno staff ha cucinato tutte le centinaia di ricette pervenute proponendole ad una giuria di fortunatissimi assaggiatori (questo sì che è un bel lavoro! ;)), che poi hanno scelto quelle adatte per il libro, beh ecco, pensare che la ricetta sia piaciuta veramente anche al palato e non solo per la presentazione o l'idea che ne avevo dato io è una soddisfazione immensa!!! Quindi ringrazio tantissimo chi mi ha scelta e ancor di più la cara Bea che mi ha fatto conoscere il concorso e mi ha invogliata a partecipare... smak!
E dato che oggi son felice e già soddisfatta così, vi lascio una ricetta che di mio non ha niente... copiata di sana pianta da qui.

QUICHE LORAINE (con pate a quiche di Felder):

per la pate a quiche:
200 gr. di farina
5 gr. di sale
90 gr. di burro
1 uovo
20 gr. d'acqua

Mettere la farina e il sale in una ciotola ed aggiungere il burro a pezzetti lavorando con la punta delle dita finchè il burro non risulti completamente assorbito. Quindi aggiungere l'uovo e l'acqua ed impastare velocemente. Formare una palla, avvolgere in pellicola e lasciar riposare 2 ore in frigo. La potete anche congelare e utilizzare quando vi serve.

Per il ripieno:
400 ml. di panna fresca
2 uova
1 tuorlo
100 gr. di pancetta affumicata (io 50 di guanciale e 50 di pancetta arrotolata)
100 gr. di groviera
sale e pepe
noce moscata
semi di cumino per decorare

Stendere la pasta a 3 mm. circa e rivestire uno stampo da crostata (o da quiche). Distribuirci la pancetta tagliata a dadini e la groviera grattugiata. In una ciotola sbattere la panna con le uova e il tuorlo, salare pepare, aggiungere un pizzico di noce moscata e versare sulla quiche. Distribuire i semi di cumino uniformemente sulla quiche e infornare a 180°C per 30/35 min. facendo attenzione che non bruci in superficie.

lunedì 29 marzo 2010

L'UOVO DI PASQUA PARTE 2: LA REALIZZAZIONE:

P1120289
Io non amo molto le decorazioni di zucchero che di solito si utilizzano per le uova di pasqua, così quest'anno mi fermo qui... alla realizzazione dell'uovo con sorpresa... magari l'anno prossimo mi butterò sul creativo, ma per stavolta va bene così... che poi a me la cioccolata non è che faccia impazzire... ma i bimbi son contenti, quindi ne è valsa la pena, nonostante lo stato pietoso della mia casa dopo l'avventura!

COME REALIZZARE LE UOVA DI PASQUA:

Una volta temperato il cioccolato (QUI) potrete iniziare ad utilizzarlo stando attenti che mantenga la temperatura durante le operazioni (io ho utilizzato un cioccolato fondente a 32°C.
Munirsi di stampi per uova di pasqua. Io ho preso quello di plastica, perchè quelli rigidi in policarbonato sono davvero troppo troppo cari, e devo dire che ha funzionato benissimo!
Dopo aver lavato ed asciugato lo stampo per bene, pulirlo con un tovagliolo imbevuto di alcohol etilico puro per eliminare tutte le impurità e gli aloni calcarei dell'acqua. Versare il cioccolato temperato nello stampo riempiendolo circa a metà e poi roteare lo stampo in modo che il cioccolato raggiunga ogni lato della cavità. Battere lo stampo sul pentolino del cioccolato fuso per eliminare gli eccessi. Quindi mettere a scolare su un foglio di carta forno. Aspettare 20 minuti circa in modo che la colata si raffreddi un pò e poi ripetere l'operazione. Con una colata di cioccolata sola viene un'uovo finissimo, che non reggerebbe mai il peso di nessuna sorpresa (ESPERIENZA;)!).
lasciar raffreddare le vostre mezze uova sulla carta forno per circa mezz'ora (vedrete che iniziano a staccarsi da sole), quindi riporre in frigo nella parte meno fredda (l'ideale sarebbero 10°C... ma valli a trovà!) per un'altra mezz'ora. Le uova si staccheranno da sole.
A questo punto avrete le vostre mezze uova. Per attaccarle e renderle un'uovo intero avete 2 metodi. O cospargere attentamente i bordi delle mezze uova con un pò di cioccolato fuso e poi appiccicarle, o, come ho fatto io mettere una piastra in forno per 5 min., tirarla fuori e mettere le mezze uova con i bordi rivolti verso il basso (ovviously!) a sciogliere 2 secondi (2), per poi attaccarle l'una all'altra. E' consigliabile maneggiare le mezze uova con dei guanti di cotone o aiutandosi con dei tovaglioli per evitare di lasciare ditate sul cioccolato.
RICORDATEVI DI METTERE LA SORPRESA! ;)

venerdì 26 marzo 2010

L'UOVO DI PASQUA PARTE 1: DI COME TRASFORMARE LA CASA IN UN CAMPO DI BATTAGLIA

P1120253

Eppure mi avevano avvertita! Quando leggevo in giro per blog di che pastrocchio incredibile si potesse combinare a temperare cioccolato e creare delle uova di pasqua... ma io me la ridevo tra me e me, pensando: "Le solite superprecisine... che sarà mai! Si tratterà di qualche macchia qua e là!" Un disastro! la casa ricoperta da uno strato di cioccolato... dal pavimento alle pareti, dai mobili a qualsiasi cosa che si trovasse ad un raggio di 5 m. dal luogo dell'operazione... 'nsomma, una soddisfazione da limitare il più possibile... una volta l'anno penso possa bastare!
La causa di tutto ciò è stata Gaia... che mi regalò un barattolino di burro di cacao micronizzato... e da allora avevo il pensiero fisso... pentiti Gaia, in pieno trasloco poi!!!
Quindi questo post poteva chiamarsi semplicemente il temperaggio del cioccolato con burro di cacao micronizzato, ma ci tenevo a dirvela tutta.... ;) Prossimamente vi riporterò anche le fasi successive della creazione dell'uovo solo che... devo ancora finirlo, augurandomi che le fasi successive siano un pò più pulite!
Giust'appunto:

IL TEMPERAGGIO DEL CIOCCOLATO CON BURRO DI CACAO MICRONIZZATO:
vi serve (senza non ha tanto senso mettersi a fare tutto sto casino!):
un termometro per alimenti
una bilancia di precisione

Questo della bilancia potrebbe essere l'unico svantaggio rispetto al temperaggio "classico"... il termometro tanto vi serve comunque. Dovrete utilizzare l'1% di burro di cacao micronizzato rispetto alla quantità di cioccolato fuso... è importante che si tratti di una misura precisa in quanto se se ne usa troppo poco il cioccolato non risulterà temperato, se se ne usa troppo risulterà sovracristallizzato. Infatti il trucco consiste proprio nel fatto che il burro di cacao micron. funziona come isolante e cristallizzante.

come funziona (io l'ho imparato QUI):

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria. Aspettate che la temperatura arrivi a 34°C per il cioccolato fondente o a 33°C per quello al latte. a questo punto aggiungete il burro di cacao micronizzato nella quantità dell'1% rispetto al cioccolato (io ho usato 400 gr. di cioccolato e 4 gr. di burro di cacao), mescolate bene velocemente e aspettate che la temperatura del cioccolato arrivi a 31-32°C per il cioccolato fondente, o a 29-30°C per quello al latte. Mescolare di nuovo e utilizzare il cioccolato stando attenti che mantenga la temperatura.

PRIMAVERA...FINALMENTE!

P1120269

E io me ne vado al mercato!!!

giovedì 25 marzo 2010

PLANTAIN

P1120212

Nonostante la fase più stressante di questo periodo sia passata, continuo a trovare poco tempo per stare dietro al blog, pazienza ragazzi!... oggi finalmente sono riuscita a dare un minimo di organizzazione a questo benedetto trasloco e così è migliorato anche l'umore! Intanto ho avuto l'illuminazione grazie alla quale mi son messa l'anima in pace. Dato che a noi fare traslochi ci piace un sacco ;), e dato che abbiamo una media di un trasloco ogni anno e mezzo, abbiamo ben pensato di tenerci tutte le centinaia di scatole già utilizzate. Così oggi mentre scrivevo il contenuto dello scatolone appena riempito, mi è caduto l'occhio sull'etichettatura precedente che aveva fatto Leonard che così narrava:
couscoussiera
scatole spezie
nabaztag (che sarebbe quel coniglietto infernale che dovrebbe dirti un pò di tutto ma che un pacco pazzesco)
cd photoshop
caffè
cintura nera
php4
insomma... quest'anno le scatole le faccio io, e anche contenta perchè ho fatto in tempo a rendermi conto cosa accadrebbe se delegassi!
A parte il trasloco qui non si fa altro che mangiare, per lo più fuori così anche questo non è che mi aiuti tanto per l'aggiornamento del mio blog, ma stavolta ho fatto una furbata... la foto l'ho fatta al ristorante e la ricetta ve la scrivo io, tanto è talmente semplice che difficilmente può venire diversa. Il posto in questione è un ristorantino africano vicino ponte alla vittoria, very original... non vi aspettate ambienti esotici, palme e atmosfere tropicali... tutt'altro: 2 locali abbastanza spartani dove io non ho mai visto un bianco a parte me stessa (ma dicono che ogni tanto ci capiti anche!), dove si mangia quel che mangerebbe un nigeriano che si trova a vivere in italia... l'unica occidentalizzazione (a parte gli ingredienti che spesso non si trovano) è la piccantezza delle pietanze che è umana... poi ti portano il ciotolino di peperoncino mortale accanto;)!
Eccovi allora la ricetta, se così si può definire, dei platani fritti (in sierra leone Plantain) che in realtà si mangiano davvero un pò in tutto il mondo e che piacciono sempre a tutti ;)!
P.s. quella cosa che sembra un budino che vedete lì accanto è il Mahi mahi... prossimamente dai! Mi dispiaceva troppo aver un pò abbandonato la mia rubrica ma vedrete che sarò brava da ora in poi!

PLATANI FRITTI:

Comprare dei platani (che sono quelle cose che assomigliano alle banane ma più grandi, spigolose e verdastre) che siano maturi ma non troppissimo. In realtà io di troppo maturi qui non ne ho mai visti, quindi non fatevi spaventare e non esagerate nell'altro senso... troppo verdi sono orribili... magari fatevi consigliare dal venditore!
Tagliare i platani a rondelle ma un pò trasversalmente in modo che vengano un pò allungati. Friggere in abbondante olio di semi di arachidi (o a scelta). Appena fritti far asciugare su carta assorbente e salare. Et les jeux sont fait!


martedì 23 marzo 2010

KANELBULLAR

P1120165

Finalmente sembra che mi sia ripresa, e la cosa si riflette anche in cucina... in questi ultimi giorni ho prodotto una serie di schifezze inenarrabili... ieri sera poi pare che mi sia sbloccata e ne sono questi bei dolcini da colazione... assolutamente goduriosi. La ricetta era di quelle che avevo adocchiato già da tempo e, a parte qualche piccola cosa dovuta alla mancanza di ingredienti e al fatto che non avevo nessuna voglia di mettermi a macinare il cardamomo, ho fatto solo piccole variazioni. La forma è volutamente più piccola e stretta ma insomma quello è a discrezione di ognuno di voi! In realtà con lo stesso impasto potreste fare anche una treccia o una specie di pie.

KANELBULLAR:

250 ml. di latte tiepido
1 cubetto di lievito di birra (25 gr.)
100 gr. di zucchero
1 uovo
120 gr. di burro
1/2 cucchiaino di sale
650 gr. di farina

per il "ripieno":
100 gr. di burro fuso
4 cucchiai di zucchero
4 cucchiaini di cannella

per spennellare:
1 uovo
2 cucchiai di latticello (in origine panna ma non l'avevo)

In un barattolo sbriciolare il lievito e aggiungervi il latte tiepido e lo zucchero. Mescolare bene finchè tutto il lievito sia ben sciolto. Tenere da parte. In una ciotola sbattere il burro con le fruste, aggiungere l'uovo finchè non sia perfettamente assorbito, e il sale. Versare il composto a base di latte e lievito nella ciotola con burro e uovo e mescolare bene. Infine aggiungere la farina a poco a poco. Trasferire l'impasto sul piano di lavoro e impastare per almeno 10 minuti. Formare una palla, metterla nella ciotola, incidere una croce sulla superficie e lasciar lievitare coperta da un panno umido per 2 ore.
Riprendere l'impasto e dividerlo in 4 parti. Stendere ciascuna parte in un rettangolo di circa 20 x 30 cm. e 3 mm. di altezza. versare sopra un 1/4 di sburro fuso e con un piccolo setaccio distribuire sopra 1 cucchiaio di zucchero e 1 cucchiaino di cannella per ciascun pezzo di impasto. Arrotolare dal lato più lungo fino ad ottenere un salsicciotto. ritagliare dei triangoli ma in modo che abbiano 2 basi, senza punta insomma, schiacciare in modo da far uscire fuori le roselline e mettere a lievitare su una placca coperta di carta forno. Spennellare con l'uovo sbattuto con il latticello e lasciar lievitare 30 min. Infornare a 180°C per 20 min. QUI trovate le foto passo passo per la realizzazione delle roselline, se le volete più strette come le mie, basterà ridurre la grandezza della base minore.




lunedì 22 marzo 2010

LA COLAZIONE DEL CAMPIONE: IL CROISSANT DI HERME'

2010-03-18
Eccomi di nuovo! Innanzitutto vorrei ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto in questo periodo pieno di tensione e di cose da fare... grazie per i vostri pensieri, i vostri in bocca al lupo (che sono risultati utilissimi ;)!) e di essere passati di qua nonostante io non avessi il tempo e la testa per dedicarmi alla vita del blog come avevo fatto fin'ora! Leonard ha vinto e finalmente siamo tranquilli e rilassati e possiamo entrare nel nostro periodo della abbuffate ;) E' vero che abbiamo un trasloco da fare, ma farlo a pancia piena è già di per se una gran gioia!
Prima dell'incontro ho preparato questi croissant che poi ho congelato (ormai è la terza volta quindi sono navigatissima;)!) per tutti gli amici e parenti che venivano per l'occasione e che si sono fermati qualche giorno, ma soprattutto per festeggiare bene l'ennesima fatica superata. Dato che croissant ne avevo già fatti, non posso far finta di niente, la domanda sorge spontanea... quale è meglio? Beh... se hermè è hermè un motivo ci sarà o no? A parte tutto, a me piacciono di più questi, o meglio: sono più croissant, la ricetta prevede all'incirca la metà del lievito rispetto agli altri che quindi sembrano un pò più vicini alle brioche... buonissimi anche loro, ma ecco... meno originals! ;) Poi io il croissant di hermè fatto da hermè non l'ho assaggiato quindi non posso fare paragoni!
La ricetta l'ho trovata da qualche parte che non ricordo ma l'origine prima è il Larousse des desserts di Hermè. Riesco a pubblicarlo solo ora perchè volevo fare le foto del procedimento e le volte precedenti mi scordavo sempre qualche passaggio... stavolta dovremmo esserci! Io faccio sempre dose doppia rispetto alla ricetta originale perchè tutta sta fatica per 10 croissant mi sembra davvero sprecata, quindi ve la riporto con le dosi per circa 20.... semmai dividete per due!

IL CROISSANT DI HERME':

30 gr. di burro
10 gr. di lievito di birra
165 ml d'acqua a 20°C
420 gr di farina 00 (io ho usato metà normale e metà manitoba)
8 gr. di sale (2 cucchiaini rasi)
60 gr. d zucchero
10 gr. di latte in polvere
250 gr. di burro per la sfogliatura

Sciogliere il burro (i 30 gr.) in un pentolino e far raffreddare. Sciogliere il lievito nell'acqua. Setacciare la farina in una ciotola, aggiungendo poi lo zucchero, il sale, il latte in polvere, il burro fuso e infine l'acqua con il lievito. Lavorare l'impasto sulla spianatoia per almeno 10 minuti fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Formare una palla e rimetterla nella ciotola a lievitare fino al raddoppio (la ricetta dice un'ora e mezza, a me sono servite sempre 3 ore). Una volta raddoppiato il volume, sgonfiare con un pugno l'impasto facendo uscire l'aria ed aspettare che riacquisti volume. Coprire quindi la ciotola con della pellicola e mettere in frigo per 1 ora (deve crescere anche in frigo). Tirare fuori dal frigo, sgonfiare di nuovo e mettere n freezer per mezz'ora. Nel momento in cui si mette l'impasto in freezer, si toglie un pezzo di burro da 125 gr. dal frigo.

2010-03-181

-Riprendere l'impasto e stenderlo al mattarello in un rettangolo che abbia l'altezza tre volte più lunga della base (fig.1)
-Tagliare il burro che si era precedentemente tirato fuor dal frigo a fettine e rivestire i 2/3 inferiori dell'impasto steso (fig.2)
-Ripiegare il 1/3 superiore dell'impasto (quello senza burro) sull'impasto sottostante (fig.3)
-Ripiegare il 1/3 di impasto inferiore su quello superiore appena ripiegato (fig. 4)

2010-03-182

- Ruotare il pacchetto di 90° in modo che l'apertura si trovi alla vostra destra (fig. 5)
- Stendere ancora la pasta in un rettangolo che abbia il lato lungo tre volte più lungo di quello corto (fig. 6)
- Ripiegare il 1/3 di pasta superiore su quello inferiore (fig. 7)
- Ripiegare il 1/3 d'impasto inferiore su quello appena piegato (fig. 8)
- A questo punto mettere l'impasto su di un vassoio, coprire con pellicola e mettere 1/2 ora in freezer e poi 1 ora in frigo. L'ultima mezz'ora tirare fuori i restanti 125 gr. di burro dal frigo.
- passato quest'ora e mezza, posizionare l'impasto con l'apertura verso destra (fig. 5) e ripetere tutta l'operazione fatta fin'ora (da fig. 1 a fig. 8).
- Rimettere l'impasto sul vassoio, coprire con pellicola e di nuovo 12 ora in freezer e 1 ora in frigo.
- A questo punto la pasta è pronta e si possono formare i croissant.

casa18

- Stendere l'impasto a circa 5 mm. di spessore, tagliare dei triangoli con base di 10 cm. circa (fig. 9), fare di tagli di 1,5 cm al centro della base (fig10) e formare i croissant ben stretti arrotolando e tirando leggermente le due estremità verso l'esterno (fig. 11 e 12).
-Mettere i croissant su una placca rivestita di carta forno e lasciar lievitare 3 ore (la ricetta dice 1,5 ore ma a me sembravano poche)
- Infornare a 180°C e cuocere per 20 min. ca. (nella ricetta originale dice di spennellare con tuorlo e latte sbattuti ma a me piacciono più nature!)

venerdì 19 marzo 2010

IN BOCCA AL LUPO!!!

P1120130

Oggi grande giorno!!! Ieri c'è stato il peso (66.100 Kg. grandissimo Leonard!)e la conferenza stampa e abbiamo avuto modo anche di vedere e sentire il famoso avversario, Jerez! Insomma potrei scrivere un sacco di cose ma sono così tesa e agitata che non mi resta che farti un enorme in bocca al lupo papà ciccio Leo, e aspettare stasera... non vedo l'ora che sia finita:)!
Per tutti coloro che faranno altrettanto rispondo fin da subito con un crepi il lupo (che non farlo porterebbe sfiga!) e mi raccomando eh!: che non vi venga in mente di scrivere "auguri", che qui siamo superstiziosi! ;)
Rispondo direttamente qui a chi mi chiedeva informazioni sulla diretta televisiva: h. 22,30 Rai Sport+! A presto, mi auguro con buone notizie!

giovedì 18 marzo 2010

IDEE PERVERSE DELLA MENTE DI UN PUGILE

P1120004
Ormai ci siamo! Domani è il grande giorno! stasera ci saranno le operazioni di peso e così finalmente il mio povero Leonard potrà mangiare un pasto completo... vi posso garantire che è già un traguardo e che stasera saremo finalmente un pò più rilassati...
Ma questi biscotti nascono in questi giorni di sofferenza e astinenza:
"mammaiana, ho bisogno di un biscotto!" (da intendersi in senso letterale uno: 1!)
"Va bene, ti faccio quelli di frolla e marmellata?"
"mmmh, buoni ok!... Anzi mi è venuta un'idea! Perchè non mi fai dei biscotti al riso soffiato così sembrano grandissimi e invece poi non c'è niente dentro e io resto soddisfatto pur mangiandone solo 1?" (di qui il titolo!)
" Ok! Fammi pensare... sinceramente non avrei idea di come farteli, ma non te preoccupà... sarai accontentato!"
E così mi sono messa alla ricerca e sono approdata qui! Leonard ha avuto il suo biscotto, ed io, come al solito, tutto il resto! Vi lascio la ricetta così come l'ho fatta io!

RICE BUBBLE COOKIES:

125 gr. di burro
125 gr. di farina
90 gr. di zucchero di canna
1 uovo
30 gr. di farina di cocco
riso soffiato q.b. (3 cucchiai più copertura)

Lavorare il burro con le fruste (o con la forchetta come me), aggiungere lo zucchero e creare un composto spumoso. Quindi incorporare l'uovo e continuare a lavorare finchè non sia completamente assorbito. Aggiungere la farina di cocco, la farina e 3 cucchiai di riso soffiato e mescolare bene con un cucchiaio. Creare delle palline della grandezza di una noce, rotolarle bene nel riso soffiato, metterle su una placca rivestita di carta forno e schiacciare leggermente con la mano. Infornare a 180 °C per circa 10/12 min. o finchè i biscotti non risultino appena dorati.

martedì 16 marzo 2010

BISCOTTI LIMONE E PEPE DI SZECHUAN

P1110931
Sabato, tra le mille altre cose, ho trovato anche il tempo di un fugace incontro con le mie due compagne di blog fiorentine! Avendo fatto un ordine collettivo da madavanilla (che vi consiglio assolutissimamente per i prezzi onestissimi), dovevamo incontrarci per scartare il pacco e dividerci le cosine... tra le tante cose bislacche che mi sono procurata, c'era anche il pepe di szechuan, che in realtà un pepe non è. Si tratta di una pianta originaria dell'omonima regione cinese. Delle bacche vengono utilizzate solo le bucce, mentre il seme interno non è commestibile. Il sapore è senz'altro peposo, ma non è altrettanto pungente, molto aromatico, un pò limonoso alla fine e in effetti lascia davvero un leggero intorpidmento sulla lingua se assaggiato "nature"... Così insomma avevo voglia di fare qualche esperimento con i miei nuovi arrivati e sono nati questi biscottini, che ho sfornato e mi sono praticamente pappata tutti insieme per non far cadere in tentazione la dolce metà... che amore di donna eh? (poi mi chiedo perchè non perdo un etto;)!).
Anche questi li ho fatti con la sparabiscotti (lo so che sto trascurando tutte le mie rubriche ma abbiate fede, non sono abbandonate!)... essendo l'impasto piuttosto lento si allargheranno un pò quindi vi consiglio di scegliere delle forme semplici e soprattutto piccoline in modo da ottenere dei biscotti graziosi. A me son piaciuti tanto, friabilissimi e particolari, assolutamente da rifare (magari anche per il godimento altrui ;)!)

BISCOTTI AL LIMONE E PEPE SZECHUAN:

160 gr. di farina 00
50 gr. di farina di mais
1 cucchiaino scarso di pepe di szechuan
1/2 cucchiaino raso di sale
100 gr. di zucchero
150 gr. di burro
1 uovo
il succo di mezzo limone
la scorza grattugiata di 2 limoni

In una ciotola unire lo zucchero, il sale con la scorza dei limoni ed il pepe di szechuan macinato (si può fare con un pò di pazienza anche a mano). Sbriciolare il tutto con la punta delle dita in modo che le bucce rilascino il loro aroma e il pepe venga ben sminuzzato nel caso dovessero esserci pezzetti più grandi. In un'altra ciotola lavorare il burro con le fruste (o con la forchetta e olio di gomito come me!), aggiungere lo zucchero aromatizzato ed infine l'uovo. Una volta ottenuto un composto liscio e omogeneo aggiungere il succo di limone e poi le farine setacciate mescolando con un cucchiaio di legno. Mettere il composto nella sparabiscotti e scegliere il livello 1 (per biscotti piccoli) e la forma desiderata. Infornare a 180°C per 8 min. circa o finchè i biscotti non inizino a dorare leggermente a bordi. Lasciar raffreddare su una griglia.

Ieri mi sono dimenticata, ma oggi eccomi qua. Allora io di solito non ritiro più i premi perchè veramente mi sono resa conto di essermene persa tanti per strada e quindi per non far torto a nessuno, taglio la testa al toro e via. Questa volta ho voluto fare un'eccezione però, perchè Fabiana l'ha creato apposta per noi questo premio, quindi è un pensiero davvero carino che non potevo proprio tralasciare... e poi insomma in un periodo come questo rifiutare un portafortuna sarebbe da veri idioti no? ;) Grazie mille di aver pensato a me, davvero!
Ovviamente spero che chiunque passi da questo blog possa essere baciato a sua volta dalla fortuna grazie al bel pensiero di Fabiana!!

lunedì 15 marzo 2010

CHALLAH

P1110898

Dopo un fine settimana a dir poco stressante, è di nuovo lunedì. Il momento della verità si avvicina inesorabile e la tensione cresce di giorno in giorno. L'unica cosa certa è che il fine settimana prossimo sarà finita e saremo senz'altro più rilassati (a parte il fatto che dovremo organizzare un trasloco in 10 giorni ma a quello non ci abbiamo ancora minimamente pensato;)!) Intanto ricettina del giorno!
Il challah è il pane ebraico che si prepara per lo shabbat e originariamente da questo veniva prelevata la decima, offerta poi al sacerdote. Ancora oggi simbolicamente si prende un pezzetto di pane e si fa carbonizzare in forno, non consumandolo. Si tratta di un pane bianco e soffice dalla consistenza un pò briochosa ed è di solito molto ricco (io l'ho fatto semplice, senza uvette). Per tradizione sia la preparazione che il prelevamento dell'offerta, sono incombenza esclusivamente femminile. Diciamo che quel che mi ha attratto fin da subito sono le splendide forme e i vari complessi intrecci dei pani! Mi ricorda un pò i pani da colazione austriaci e gli "strizzel", e in effetti per la colazione, con burro e marmellata, è assolutamente divino! Tra l'altro dopo aver affrontata questo mondo degli intrecci, mi sa proprio che mi son buttata in un'altra fissa, quindi rassegnatemi... per qualche mese penso che qualsiasi cosa possibile sarà intrecciata! ;) Ero partita dall'idea di fare solo una megatraccia ma alla fine con gli avanzi delle estremità ho fatto anche un panino tondo intrecciato... che soddisfazione!

CHALLAH:

P1110880

250 ml. d'acqua
250 gr di farina 0
250 gr. di farina manitoba
18 gr. di lievito di birra fresco
50 gr. di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
1 uovo
60 ml. d'olio Evo
la buccia grattugiata di 1 limone

per spannellare:
1 tuorlo
2 cucchiai d'acqua
semi di sesamo o di papavero

sciogliere il lievito di birra nell'acqua tiepida, aggiungere un cucchiaino di zucchero e lasciar riposare 5/10 minuti. In un bicchiere alto, sbattere con una forchetta l'uovo con l'olio e la scorza di limone. In una ciotola unire le farine, lo zucchero eil sale. Aggiungere l'acqua e lievito alle farine e mescolare con un cucchiaio di legno finchè non sarà assorbita. Aggiungere poi anche il composto di uovo e olio. trasferire il tutto su un piano di lavoro e impastare bene per una decina di minuti fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo che non si attacchi alle mani. Rimettere nella ciotola, coprire con un panno umido e lasciar lievitare per un'ora. Riprendere l'impasto e lavorarlo di nuovo per 2 o 3 minuti, quindi fare le pieghe e formare una palla che lascerete di nuovo lievitare per 45 minuti. A questo punto siamo arrivati alla fase interessante ossia la formatura. Se volete ottenere una treccia a 6 fili come ho fatto io seguite le istruzioni di questo video, mi sembra davvero ben fatto e a me è venuta perfetta, penso sia merito anche del modo in cui mostra come creare i cordoni di impasto da intrecciare, in modo che vengano tutti uguali e uniformi. Troverete le istruzioni su come fare trecce da 3 4 5 e 6 fili. Per questa in particolare inizia al minuto 5:06.
Se invece volete fare un pane tondo e intrecciato vi rimando a un tutorial in inglese con tanto di foto, è facile, facile, quanto sembra impossibile prima di farlo:)
Una volta formato il vostro o i vostri pani metteteli su una teglia coperta di carta forno e fate lievitare altri 45 min. Accendete il forno a 200°C. Sbattete il tuorlo con l'acqua e spennellate la superficie del vostro challah. Quindi cospargete con semi di sesamo o di papavero, secondo me è più carino se ne mettete solo un mucchietto su ogni "gobba" della treccia, ma potete anche cospargere tutto il pane. Infornate per 30/40 min. circa (io 30), fate la prova dello stecchino e state attenti che non vi bruci... deve venire scuro... ma non bruciare... se è il caso copritelo con un foglio di alluminio (io sì).

sabato 13 marzo 2010

99 COLOMBE PER UN PROGETTO IMPORTANTE


Lydia e Artemisia Comina, hanno avviato un progetto di solidarietà verso un pezzo del nostro paese ferito e in difficoltà. L'abbruzzo, dopo un anno dal terremoto, ancora ha tanti problemi da affrontare e sicuramente questa iniziativa per sostenere la storica azienda dolciaria abruzzese "Sorelle Nurzia", è davvero lodevole oltre che ben organizzata (io sono sempre in ritardo ma dopo due giorni dall'avvio di questa campagna si parla già di più di cento blog che si sono mobilitati e sembra che anche gli ordini comincino ad arrivare copiosi).
Praticamente la proposta per i bloggers è quella di pubblicare tutti insieme il 6 aprile (anniversario del terremoto) una ricetta realizzata con un prodotto o in accompagnamento ad un prodotto"sorelle Nunzia" . Vi rimando direttamente al nuovo blog nato per questo progetto: 99 colombe. In QUESTO post troverete informazioni pratiche su come ordinare i prodotti oltre che il listino prezzi.
Non mi resta che fare un grosso in bocca al lupo a questo splendido progetto, a Sorelle Nunzia e arrivederci tutti il 6 Aprile!

venerdì 12 marzo 2010

ANCORA??? SI'.... OVIS MOLIS


P1110822
Lo so che un foodblogger serio dividerebbe per bene le proprie preparazioni in post che variano da un giorno all'altro... un giorno un primo, l'altro un dolce, il terzo un antipasto ecc... ecc... ma purtroppo io proprio non ce la faccio, nel senso che quelle poche cose che avrei in "archivio", probabilmente non le pubblicherò mai perchè mi passa l'entusiasmo, non so più che dire a riguardo e soprattutto, molto probabilmente, mi sono scordata la ricetta! E visto che non è che abbia una vita molto regolare, si va a periodi... c'è quello della dieta che è quasi sempre direi ma che va a intensificarsi verso le ultime settimane... in questo ad esempio non abbiamo mai ospiti a cena ;)... poi c'è quello post incontro (che sta per arrivare), dove ci si ingozza e non si fa altro che cene e aperitivi... ora a quanto pare siamo incappati in quello dei frollini. Insomma, mi dovrete prendere un pò così come sono! Giustamente nei commenti tanti di voi mi hanno chiesto che c'azzecca la frolla con la dieta? Ecco come spiegato qui è una ottima fonte di energia... certo colui che è a dieta ne mangia uno o due (20 gr. ciascuno) prima di andare in palestra, però a me dà modo di sperimentare in questo campo, il resto ce li pappiamo io e Andrè! ;) Vabbè, comunque penso siano gli ultimi per ora.... ma non ve lo prometto, 'n si sa mai!
Questo tipo di frolla è fatta con i tuorli sodi che le conferiscono una friabilità e scioglievolezza particolari, non l'avevo mai fatta prima ma è anche facilissimo. La ricetta l'ho presa qui, ma vi consiglio di fare direttamente dose doppia perchè ne vengono pochissimi di biscottini.

OVIS MOLIS:

150 gr. di farina 00
100 gr. di burro
50 gr. di zucchero
3 tuorli sodi
un pizzico di sale
marmellata a piacere

Intanto bollite i tuorli. Praticamente si separano gli albumi cercando di non rompere i tuorli e dal guscio si tuffano i tuorli direttamente in un pentolino con acqua bollente. Lasciar bollire per 5 min., poi scolare e lasciar raffreddare.
In una ciotola unite la farina, lo zucchero e il sale. Aggiungete il burro a pezzetti e sbriciolate con la punta delle dita finchè non sarà completamente assorbito. Aggiungere quindi i tuorli sodi. Io li ho schiacciati cn un cucchiaino attraverso un normalissimo colino e devo dire che funziona benissimo, nonostante i miei timori iniziali. Impastate brevemente fino ad ottenere una palla liscia e omogenea. Avvolgere con la pellicola e mettere a riposare in frigo per 1 ora e mezza.
Quindi fare delle palline tutte uguali, schiacciarle un pò con la mano e praticare un buco abbastanza profondo al centro con un cucchiaio di legno. Riempire i buchi con marmellata a piacere e infornare a 180°C per 10 minuti o finchè non vedete che inizino a dorare ai bordi. Mi raccomando non cuoceteli troppo!
Volendo si possono anche ottenere biscotti diversi ritagliando delle forme e poi una volta cotti intingendoli in del cioccolato fuso per metà della lunghezza (come quelli del bar).

giovedì 11 marzo 2010

SE NON E' ZUPPA E' PAN BAGNATO

P1110770

Dicevamo, se non è zuppa è pan bagnato, quindi se non è crostata son biscottini, che in fondo trattasi della stessa identica cosa solo in forma diversa. Comunque sono contenta, nonostante la ristrettezza di variabili in questi tempi di dieta, almeno posso esplorare tutte le possibilità in materia di frolla. In questo caso ho utilizzato la frolla di Cristophe Felder e devo dire che per quanto riguarda soprattutto i biscotti è stata una piacevolissima scoperta. Croccanti ma scioglievoli allo stesso tempo, perfetti. Per la crostata forse continuo a preferire la versione "classica", ma è solo un'idea, perchè con questa non ho provato quindi vedrò prossimamente come si comporta.
In realtà pensavo che data la mia frequentazione assidua di uffici pubblici negli ultimi giorni, avrei avuto un sacco di esperienze esilaranti da raccontarvi, e invece niente.... carabinieri quasi normali, al comune un'impiegata addirittura gentilissima e per finire in banca non c'era fila! Incredibile, che sia tutto un complotto per farmi ricredere sulla burocrazia italiana??? Naaaaaaaa! Vedrete che nei prossimi giorni ne capiteranno delle belle che me ne mancano ancora di cose da fare... ;)

BISCOTTINI ALLA MARMELLATA (con frolla di Felder):

250 gr. di farina 00
100 gr. di zucchero
140 gr. di burro
1 tuorlo
marmellata a piacere (io ne ho fatti metà all'albicocca, metà ai frutti di bosco... home made ovviamente!)

Setacciare la farina in una ciotola e aggiungere lo zucchero. Aggiungere il burro a pezzetti e sbriciolare con la punta delle dita finchè non sarà completamente incorporato. Aggiungere anche il tuorlo e lavorare velocemente fino ad ottenere una palla. Il segreto per mantenere dei biscotti belli friabili e croccanti è non lavorare eccessivamente l'impasto, giusto il minimo indispensabile. Lasciar riposare in frigo per 2 ore. Stendere quindi l'impasto abbastanza sottile (a circa 3 mm.), ritagliare i biscotti con l'apposita tagliabiscotti se l'avete altrimenti creare dei dischi con un piccolo coppapasta e fare dei fori più piccoli al centro nella metà dei dischi con un attrezzo adatto ;)! Infornare a 180°C per una decina di minuti o finchè i biscotti non inizino a dorare leggerissimamente ai bordi. Mettere i dischi con buco su un piatto e cospargerli con zucchero a velo setacciato (appena appena). Stendere un velo di marmellata sui dischi senza buco e posizionarci sopra quelli col buco!

martedì 9 marzo 2010

DI FURTI, SUPERMERCATI E FETTE BISCOTTATE:

P1110728
Non ho mai amato i supermercati... già da piccola mi sentivo un pò strana tra tutti questi scaffali variopinti, non ho mai fatto acquisti in centri commerciali, sono stata in un solo outlet in vita mia... insomma la grande distribuzione non fa per me... però da ieri con tutto il cuore il supermercato io LO ODIO!!! Ero lì che, accompagnata da figlio maggiore, facevo tranquillamente la mia spesa, munita di una banconota di taglia molto grossa, l'unica che avevo... probabilmente la prima volta in vita mia che vado in giro con simili somme, se non per qualche pagamento in banca... dicevo dopo la lunga estenuante spesa arrivo alla cassa (che ormai è automatica anche quella... della serie infilza i soldi nel buco che la macchina ti fa pure i raggi x), cerco il portafoglio nella borsa... invano!!! Ebbene sì, m'hanno fregato il portafoglio al supermercato, il che comporta, oltre all'irrimediabile perdita del famoso bigliettone, una visione interminabile di file in tutti gli uffici pubblici possibili e immaginabili... e se c'è una cosa che odio più del supermercato sono solo le file negli uffici pubblici ;(!
Ma poi, dico io, la cosa che mi lascia davvero sconcertata e che in qualche modo ferisce anche il mio orgoglio... ma io vi sembro la tipa alla quale fregare il portafoglio???? No, perchè fin'ora son sempre stata convinta di averci l'aspetto di quella sveglia, di quella che se puoi, eviti... i miei precedenti in materia di furto si limitano a una borsetta sulla spiaggia nella notte di barcellona, ma quella era roba seria, di professionisti, bombolette di gas "addormentogeno" ecc... ecc..., insomma la propria dignità può rimanere intatta, certo si potrebbe obbiettare che andare a dormire sulla spiaggia a barcellona , con la borsa come cuscino, non è una mossa delle più furbe, ma almeno resta l'alone di avventura e spavalderia... ma essere derubati al supermercato: che tristezza!!!
Un tempo sventavo furti tramati ai danni di uomini ben più grandi e grossi di me... e ora... guardate come sono ridotta! A quanto pare c'ho l'aria da fessa: oltre il danno, pure la beffa!
Comunque le reazioni della mia famiglia sono state le seguenti.
Andrè: quando gli ho chiesto, ma possibile? Tu non hai visto niente? Nessuna persona cattiva che infilava le mani nel carrello? Mi ha risposto col massimo della convinzione: "Mamma, sarà stato di sicuro un cacciatore!" (per lui il massimo esempio di cattivo!)
Leonard: che a quanto pare mi ama proprio molto, è giunto alla conclusione che è senza dubbio meglio che me lo abbiano rubato, perchè vorrà dire che i soldi se l'è presi qualcuno che ne aveva bisogno, se lo avessi perso magari a quest'ora sarebbero in mano a una riccona acida e stitica, e quello sì che sarebbe tremendo!
Mio padre: sostiene che i ladri in questione mi abbiano studiato in quanto ragazza intelligente e sveglia, ma talmente sicura di se da non badare minimamente alla sua borsa con la convinzione che tanto a nessuno sarebbe mai venuto in mente di fregarmi qualcosa! 'Na Cogl....ops!
Vabbè ora vi lascio la ricetta delle fette biscottate di Leonard, leggere, fragranti e perfezionate dopo decine di tentativi (della serie: ci stiamo ingegnando per non averne proprio più bisogno del supermercato)! Per quanto riguarda la decorazione, penso sia irripetibile, non ve lo saprebbe spiegare neanche lui! Seguendo le indicazioni dovreste ottenere una semplice spirale bicolore... se poi avete il tocco magico della mia dolce metà, lasciatevi stupire;)! Io me ne vado in giro a cercare di recuperare qualcuno dei duemila documenti persi augurandovi proprio che la vostra giornata sia migliore della mia!

FETTE BISCOTTATE BICOLORI A LIEVITAZIONE NATURALE (con pasta madre liquida):
per 2 stampi da plumcake
Ovviamente trattasi ancora di una cosa dietetica: quindi poco olio e poco zucchero ma il risultato secondo me è comunque il migliore... se le volete più dolci, aumentate le dosi di zucchero, ma per quanto riguarda l'olio io non ne aggiungerei, abbiamo provato le versioni più diffuse con un sacco d'olio e per i miei gusti il sapore era davvero eccessivamente olioso, un pò stucchevole!

PER L'IMPASTO CHIARO:
120 gr. pasta madre liquida
400 gr. farina 0
3 cucchiaini di zucchero
30 gr. d'olio Evo
1/2 cucchiaino di malto (o miele)
1/4 di cucchiaino di sale
200 ml. di acqua tiepida

PER L'IMPASTO SCURO:
80 gr. pasta madre liquida
160 gr. di farina 0
100 gr. di farina integrale
2 cucchiaini di zucchero
20 gr. d'olio Evo
1/4 di cucchiaino di malto
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cacao amaro
120 ml. d'acqua tiepida

Fare l'impasto chiaro: Sciogliere la pasta madre con l'acqua e il malto, aggiungere quindi l'olio e lo zucchero ed infine la farina incorporandola piano piano. Lavorare l'impasto per una decina di minuti ottenendo un impasto morbido ma che non si attacchi alle mani (in caso, aggiungere un pò di farina) e lasciar riposare mentre si prepara l'impasto scuro.
Fare l'impasto scuro: Nello stesso modo di quello chiaro ma aggiungendo il cacao alle farine. Mettere a riposare anche questo.
Riprendere l'impasto chiaro e incorporare il sale lavorando l'impasto per altri 10 minuti. Fare lo stesso anche con l'impasto scuro.
Lasciar riposare i due impasti per una mezz'oretta.
Dividere ciascun impasto in due metà uguali.
Stendere l'impasto chiaro con il mattarello a 1 cm ca. facendo un rettangolo (leonard ha fatto degli ovali, forse il disegno inconsueto si deve a questo) della lunghezza degli stampi da plum cake che utilizzerete per la cottura, Stendere anche quello scuro che verrà leggermente più piccolo, e posizionarlo sull'impasto chiaro. Arrotolare dal lato della stessa lunghezza dello stampo e mettere nello stampo da plum cake rivestito di carta forno. Fare lo stesso anche con i due impasti restanti e mettere nell'altro stampo. Laciar lievitare coprendo con una busta di plastica bella larga (non troppo a contatto in modo che non si appiccichi una volta lievitato) per tutta la notte (circa 10/12 ore), dovrebbe triplicare il suo volume. Spennellare con del latte a temperatura ambiente e Infornare a 180 °C per mezz'ora stando attenti che non scurisca troppo (in caso, coprite con un foglio d'alluminio). Togliere i plum cakes dallo stampo e lasciar raffreddare per 12 ore. A questo punto affettarli con un coltello da pane e far tostare le fette biscottate in forno a 150°C per 20/30 min., girandole a metà tempo.




lunedì 8 marzo 2010

SCONES...IRRESISTIBILI!!!

P1110698

Dato che lo so che un blog in cui si fa solo dieta non può avere troppo successo, facciamo uno strappo alla regola, per proporre una roba, come da titolo, irresistibile! Davvero, non riesco a tenermi lontana dallo scaffale dove c'è la scatola di latta che contiene questi scones... sono troppo buoni e adatti ad ogni singolo momento della giornata, colazione, merenda, pre pranzo, post pranzo... volendo anche a pranzo eh! ;) Ecco, già solo a scrivere questo post sono irrequieta! Diciamo che in pratica in questa ricetta ho unito tutte le fisse dell'ultimo periodo, dalla farina di soia al latticello, per ottenere dei paninetti dolci meravigliosamente soffici e fragrantissimi. Ecco, se mi chiedessero qual'è la ricetta del tuo blog che vorresti proprio divulgare, direi questa! probabilmente è l'entusiasmo del momento eh, il mese scorso avrei detto il panettone e il prossimo qualcos'altro... però insomma sfido chiunque a rimanerne deluso!

SCONES ALLA SOIA E LATTICELLO CON UVETTA:

350 gr. di farina 00
150 gr. di farina di soia
100 gr. di burro
2 cucchiai di zucchero
150 gr. di uvetta
1 bustina di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale
300 ml. di latticello
1 uovo per spennellare

Accendere il forno a 200°C. In una ciotola unire le farine, lo zucchero, il sale, il bicarbonato e il lievito. Aggiungere il burro a tocchetti e sbriciolare con le dita fino a che non sia completamente incorporato. Aggiungere l'uvetta ed infine il latticello impastando velocemente. Stendere l'impasto a 2 o 3 cm. e ritagliare con il coppapasta i vostri scones. Infornare subito. Se non avete una teglia abbastanza grande da farceli entrare tutti vi consiglio di dividere gli ingredienti secchi in due ciotole e aggiungere il latticello prima solo alla prima metà. Infatti il latticello acido reagisce col bicarbonato dandogli una spumosità particolare ma se aspettate con l'impasto pronto, la prima infornata, gli ultimi saranno un pò meno belli e perfetti... insomma niente di grave, ma dato che in fondo non è che costi chissà che sacrificio, secondo me è meglio così!

venerdì 5 marzo 2010

IL BISCOTTO DELLA SALUTE

P1110617
Qualche giorno fa mi accingo a fare dei biscotti e la mia dolce metà mi chiede "perchè non mi fai dei bei biscottini dietetici?" Io cerco di spiegargli che le due cose non possono in alcun modo trovare un accordo, che posso cercare di trovare dei compromessi ma che un biscotto senza farina, senza grassi e senza zucchero non può nè potrà mai esistere. Lui tutto scocciato decide di farseli da solo, spiegandomi che basta diminuire di qua, togliere di là e il gioco è fatto, e incolpandomi di non aver abbastanza amore da fare dei biscotti un pò meno buoni ma sani! Il risultato: Una schifezza colossale!!! Così, dopo la sua tremenda sconfitta, finalmente ho il via libera per le mie sperimentazioni nel campo del "dolce sano", che di certo non farà dimagrire ma che quantomeno è un pò meno grasso dei suoi simili. Questo è il risultato... è una di quelle cose che quando la mangi ti sembra veramente di star mangiando una cosa sana... non sò, un pò come i dolcetti del macrobiotico o degli hare krishna (no, ok, quelli degli hare krishna fanno schifo, senza offesa!), ma buoni, lo giuro... che poi se c'è una cosa che non ho mai capito è perchè se uno va a mangiare delle zucchine bollite al macrobiotico, queste debbano essere necessariamente amare da morire e immangiabili... cioè, le zucchine (soprattutto se la materia prima è di buona qualità come dovrebbe essere in questo caso ) bollite sono buone (certo non un piatto da gourmet però...)... ma al ristorante macrobiotico no! Questo è uno di quei misteri del mondo che qualcuno prima o poi mi dovrà svelare!
Vabbè insomma, con tutti questi discorsi sembra che questi biscotti li voglia proprio svilire... invece no! Sono buoni. Garantito. Punto.

BISCOTTI AI 5 CEREALI E CAROTE:

120 gr. di fiocchi ai 5 cereali
120 gr. di carote grattuggiate
120 gr. di farina 00
100 gr. di zucchero di canna
100 ml. d'olio Evo
2 cucchiai di miele di eucalipto
1 cucchiaio di vinsanto (assolutamente facoltativo, io l'ho usato per ripulire il vasetto del miele)
1 cucchiaino di lievito per dolci

Pelare e grattugiare le carote (circa 4). In una ciotola unire la farina, le carote i fiocchi di cereali, lo zucchero e il lievito. Scaldare il miele in modo che diventi liquido e unirlo agli ingredienti secchi insieme all'olio e volendo al vinsanto. Lasciar riposare il composto per una mezz'ora almeno. Quindi formare delle palline, prelevando un cucchiaino d'impasto alla volta, su di una placca ricoperta di carta da forno, tenendole un pò distanziate l'una dall'altra. Schiacciare leggermente con un bicchiere a fondo piatto e infornare a 180°C per 13/15 min. Otterrete dei biscotti morbidi, anzi chewy direi... un pò come i cookies 'mmericani!

giovedì 4 marzo 2010

POLLO AL LATTICELLO

P1110543
Diciamo che la mia vita fin'ora funzionava così che c'erano determinate cose che mangiavo solo ed esclusivamente nel luogo d'origine... così era ad esempio per la zupp' e suffritt' che mai avrei pensato potesse raggiungere Firenze e così era anche per il latticello e simili, che per me erano Austria e basta! Da quando ho aperto questo blog le cose sono cambiate e così tra pacchetti in arrivo da città lontane e scambi tra foodblogger mi ritrovo con un paio di porzioni di zuppa in freezer e con un bimbo di latticello da accudire giorno dopo giorno.
Questi petti di pollo marinati nel latticello, nascono da vaghi ricordi nordici, uniti alla necessità di trovare una continua destinazione nella mia cucina al nuovo arrivato, e devo dire che è stata proprio una scelta felice, delle pepite di pollo stramorbidissime, facili e che il mio bimbo ha mangiato con gran piacere! Basta ricordarsi di mettere a marinare il pollo (un pò come mettere in ammollo i legumi...quasi impossibile!) e poi la cena è pronta in un attimo. Come sempre nel condimento potete mettere un pò in moto la fantasia, il latticello lo rende morbido morbido, ma poi insaporite pure come vi pare.
Poi mi sono resa conto che mi lamento sempre che in questa casa si mangia solo pollo e insalata e su questo blog c'è un'unica ricetta di pollo, peraltro grassissima! Non vorrei che mi prendeste per bugiarda ;)

POLLO AL LATTICELLO:
non mi chiedete le dosi esatte perchè non ne ho proprio idea.

per la marinata:
1 petto di pollo
latticello q.b. per ricoprire i tocchetti di pollo
il succo di 1 lime
2/3 rametti di timo fresco

per la cottura:
il pollo
1/2 cucchiaino di tandoori masala
olio evo
sale e pepe

tagliare il pollo a dadini della grandezza di un boccone. Metterli insieme atutti gli ingedienti per la marinata in un recipiente di ceramica. Coprire e mettere in frigo per qualche ora (io 3/4). Quindi sgocciolate il pollo e mettetelo a cuocere in una padella con olio evo e le spezie. Infine salare e pepare a gradimento.

martedì 2 marzo 2010

UN DOLCE SUPER IPER EXTRA LIGHT (VOLENDO)

P1110476

Dato che ora come ora è assolutamente impossibile aggiungere una qualche microcaloria alla dieta in corso, ho pensato a un modo per allietare comunque gli occhi ed il palato della mia povera dolce metà, che poverino, io davvero non so come faccia a mantenere la calma e il buonumore (per lo più ;)!), nonostante gli allenamenti massacranti e la completa mancanza di una qualsiasi consolazione dal punto di vista culinario! Così, memore anche del dolce preparato con le Gaie, è nato questo gelo di melograno, che praticamente altro non è che succo di melograno addensato con un pò di agar agar, ma fa pur sempre un'altro effetto affondare il cucchiaino in un composto cremoso dal bel colore piuttosto che addentare l'ennesima mela che non ti da soddisfazione alcuna non trovate? Il bicchierino accanto poi è quello mio, con l'aggiunta di qualche bella cucchiaiata di panna, e qui si comincia a parlare di vera e propria golosità! Quindi insomma da prendere in considerazione in qualsiasi occasione.

GELO DI MELOGRANO:
per 2:

Spremere due o tre melograni e ricavarne il succo, filtrandolo. Io ne ho ottenuti 200 ml. con 2 ed ho poi aggiunto 50 ml. d'acqua. Mettere il succo in un pentolino sul fuoco e dolcificare a piacere. Io ho aggiunto un cucchiaio di fruttosio (eh, la dieta!), dato che volevo comunque mantenere ben intatto il sapore del melograno, ma voi vedete un pò quanto vi piace dolce. Arrivato ad ebollizione mettere un pochino di succo in una tazzina e scioglierci mezzo cucchiaino raso di agar agar in polvere (parlo di cucchiaini da caffè, non esagerate se non volete ritrovarvi una mattonella di melograno). Versare l'agar agar nel pentolino e far bollire ancora un minuto per far sì che si amalgami bene. Non temete comunque, il buono dell'agar agar è che niente è irrecuperabile, se una volta raffreddato il vostro gelo vi sembrerà troppo denso, vi basterà mettere tutto sul fuoco e aggiungere del liquido, se invece vi sembra troppo liquido ripetete l'operazione come sopra aggiungendo un pochino di agar agar.
Versate il gelo in dei bicchierini e fate raffreddare in frigo per qualche ora. Se volete ingrassare guarnite con della panna montata con un cucchiaino di zucchero, altrimenti godetevelo nature!

lunedì 1 marzo 2010

I SEGRETI DEL LATTICELLO

P1110452
Edit: post modificato l'8 marzo grazie alle precisazioni di Sandra:
Allora, dato che nei commenti al post sul dolce al latticello, tantissimi di voi mi hanno chiesto delucidazioni su come fare il latticello in casa (perchè in effetti spesso non si trova tanto facilmente) e su come riprodurlo ho deciso di fare direttamente un post in merito, così da essere il più chiara possibile. Il latticello fatto in casa si ottiene come scarto della lavorazione del burro e può essere utilizzato come quello industriale per impasti di ogni genere. Quello che solitamente si compra invece, è chiamato anche cultured buttermilk perchè gli vengono aggiunti fermenti lattici vivi. Per la riproduzione del latticello dovrete partire da questo che trovate in commercio, in quanto ciò che lo rende possibile sono proprio i fermenti che in quello derivante dal burro non ci sono. Io il mio l'ho avuto in regalo da Gaia con tutte le istruzioni per la sua riproduzione e devo dire che sta funzionando alla grande, tra l'altro il latticello una volta pronto, può stare tranquillamente fino a 10 giorni in frigo senza essere toccato, per cui in realtà non è affatto un peso avere quest'altra "bestiola" da accudire.
In Italia non si usa tantissimo ma rende sofficissimi tutti gli impasti, per cui si può utilizzare davvero in tante preparazioni, dai muffin al pane, dalle brioches alle torte, ma se cercate un pò di ricettuzze nordiche scoprirete che ci si può fare di tutto, anche nei piatti salati e viene spesso utilizzato nelle marinate della carne (prossimamente su questi schermi)

COME FARE IL LATTICELLO (E DI CONSEGUENZA IL BURRO):

In realtà è davvero una cosa semplicissima. Vi serve solo della panna (ovviamente migliore è la qualità meglio è). Diciamo che per ottenere circa 200 ml. di latticello dovrete partire da 400 ml. di panna, ma dato che usando questo metodo otterrete anche il vostro burro home made tanto vale partire da una quantità un pò maggiore così lo fate una volta e godete dei frutti più a lungo ;)! Dovrete semplicemente montare questa panna all'infinito, fino a farla impazzire, diventare burro e separare dalla parte liquida che altro non è che il latticello (ovviamente qualunque elettrodomestico atto a questo compito vi sarà di grande aiuto!) Quando il vostro burro sarà pronto separate la parte solida da quella liquida (il burro dal latticello per capirci), schiacciate il burro con un cucchiaino in modo che se c'è del liquido residuo possa venire in superficie (o strizzate il panetto in una garza), ed eliminatelo con un cucchiaino. Mantenete entrambi i vostri nuovi prodotti in frigo.

COME RIPRODURRE IL LATTICELLO PER NON DOVER MAI RESTARE SENZA (SECONDO LE ISTRUZIONI DI GAIA):

Per la riproduzione del latticello come ho già spiegato, dovrete partire dal cultured buttermilk, ossia quello che trovate in commercio (che contiene fermenti lattici vivi).
Prendete 100 gr. del vostro latticello e toglietelo dal frigo nel momento in cui iniziate l'operazione. Prendete 300 gr. di latte parzialmente scremato (necessariamente a quanto pare) e mettetelo in un pentolino sul fuoco finchè non vedete che cominciano a comparire le prime bollicine in superficie. (Le quantità poi sceglietele voi, basta rispettare le proporzioni di 1:3) Spegnete il fuoco e fate arrivare il latte a 37°C. A questo punto, filtrando, unitelo al latticello mescolando bene (io lo tengo in un barattolo di vetro), avvolgete il barattolo in una coperta di lana, e tenete al calduccio per circa sei ore (io accendo 20 secondi il forno e poi lo lascio lì). Il vostro latticello sarà pronto quando rovesciando il barattolo, lascerà l'alone sulle pareti dalle quali si sposta. Si mantiene in frigo senza fargli nulla fino a 10 giorni.