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martedì 8 giugno 2010

CHER PAIS DE MON ENFANCE...

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...che non ha niente a che vedere con la france e tutto è tranne che dolce, ma comunque resta uno dei posti della mia infanzia e del mio cuore: Grossrussbach, nella bassa Austria dove mia nonna è nata e cresciuta e dove tuttora i nonni hanno la loro casa di campagna. Da un posto dove tutto cambia in continuazione come vienna ad uno dove il tempo sembra immobile a meno di 20 minuti di distanza. Qui veramente il tempo non sembra passare su niente, nè sui paesaggi, nè sui ritmi di vita, nè sulle persone. Tutti hanno lo stesso aspetto che avevano quando sono nata, eppure i miei 26 anni sono passati anche per loro! Tuttavia sembra che su di loro il tempo non lasci il segno, sarà l'aria, sarà la vita, non so bene come spiegarmelo ma veramente la fisionomia che si acquisisce da adulti qui rimane immutata per tutta la vita.
Invece per me il tempo corre troppo in fretta e mi sembra incredibile che siano già passati più di 4 anni dall'ultima volta che ci ho fatto una scappata. Per la prima volta forse mi rendo conto di quanto siano speciali tutte quelle cose che facevano parte di me e che io ritenevo normali, di quanto sia potenzialmente bella la casa nella quale ho passato tanti mesi d'estate, di quanto sia incredibile il paesaggio di campi e di boschi, di quanto sia rigogliosa la natura e i giorni lunghi e di che patrimonio siano tutti i giocattoli conservati in soffitta e risalenti alle infanzie di mia mamma, di mia nonna e via più su. Dalla bambola che era di mia zia, poi mia, e che mia figlia ha subito iniziato a sbaciucchiare, alle barbie degli anni 70 arrivate come dono dagli zii americani, dalla mia tenda degli indiani a tutti i vestiti che negli anni ho modificato e riadattato alle necessità... e poi le lettere e i diari della mia mamma adolescente, il lettino di legno bianco con le sbarre che già accoglieva mia nonna neonata, la lilienporzelan che ora va tanto di moda ma che per me è sempre stata immagine del caffè pomeridiano con le magnifiche torte delle grandi pasticciere di casa... insomma è stato un vero tuffo nel passato.

vienna4Il tempo purtroppo non c'è stato d'aiuto e pur pensando di aver fatto una vacanzetta estiva, nessun segno d'estate era ancora chiaro. Non ci siamo persi però le bellissime passeggiate nei boschi incredibilmente fitti che ad andarci da soli fanno quasi paura e abbiamo avvistato anche due daini, una mamma e un bambino... come dicevo, tutto rimane immoto, anche quand'ero piccola non c'era passeggiata senza daini ma pensavo che in vent'anni anche qui le cose fossero cambiate... e invece no! O magari è stata solo fortuna ma è bello pensare che non sia così!
Dal punto di vista mangereccio, se di vienna ho sempre amato la molteplicità e la varietà di locali e posticini, di qui ho sempre amato l'heurigen, che rimane tuttora un luogo meraviglioso in cui si incontra un pò tutto quello che per me vuol dire mangiare: la bella atmosfera, i tanti stuzzichini, il bicchiere di vino ad accompagnare le serate e la buona compagnia. Si tratta praticamente di locali che sorgono sui vigneti nei quali viene prodotto il vino che vi si beve, almeno in origine e qui nel niederosterreich, che è poi la zona di produzione vinicola dell'austria, è davvero ancora così. Ci si serve più o meno a buffet e vi si trovano un gran numero di antipasti e cremine spalmabili per il pane, oltre che arrosti e carni di ogni genere. Sono i luoghi della conservazione della tradizione per eccellenza: le donne sono vestite con l'abito tradizionale, il tirndel e spesso gli uomini che ci vanno si presentano in pantaloncini di pelle e camicia da cacciatori... insomma visto da fuori è un vero spasso, ve lo garantisco, ma se ci si addentra un pò ci si rende conto che l'austria è davvero ancora un paese legato molto alla campagna e alle montagne, ad esclusione di Vienna, e che per la gente del posto tutto questo è assolutamente normale. Ancora oggi, come nel medioevo, molte di queste "taverne" sono segnalate da un ramo di pino appeso all'uscio. Per bere si utilizzano i tipici bicchieri col manico, tipo quelli per la birra, ma piccoli, perchè un tempo quando si mangiava con le mani dall'involto portato da casa, un bicchiere liscio sarebbe facilmente scivolato dalle mani unte (sopratutto dopo i tanti bicchieri che si bevono all'heurigen ;)!) Questi locali si trovano anche a Vienna, soprattutto in quelle zone che un tempo erano campagne e che pian piano sono state incorporate dalla città. Il luogo degli heurigen tipico di Vienna è Grinzing, una specie di paesino nella città con le casette basse dai colori caldi, i gerani ai balconi e i vetri colorati. Non ho fatto foto perchè avevo voglia di godermi l'atmosfera ma anche perchè probabilmente non avrei davvero sputo spiegare come sia possibile che uno si metta a fare foto al cibo dello heurigen, e che cosa sia un blog... mi sarei sentita assolutamente fuori posto mentre avevo proprio voglia di ricongiungermi un pò con le mie origini!
Prometto che questo è l'ultimo post sull'Austria e che da domani questo tornerà ad essere un normale blog di cucina!

lunedì 7 giugno 2010

MANGIARE A VIENNA:

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Dopo avervi raccontato un pò in generale della mia seconda città eccoci arrivati alla parte essenziale: il cibo. C'è davvero da sbizzarrirsi perchè come avrete capito Vienna è davvero una città multiculti, e anche la sua stessa cucina è influenzata tantissimo da diverse altre culture. E' uno di quei posti dove ci si potrebbe sedere praticamente ad ogni angolo di strada, la bella atmosfera è quasi sempre garantita e tra ristoranti, bar, cucine etniche, caffehaus, mercatini e locali ci si può davvero perdere.
Il cibo di strada è davvero un pò un culto nonostante ci troviamo in un paese nordico in cui la vita non si svolge tanto per le strade come al sud. Immancabili in ogni angolo della città i wurtelstaender, i banchetti di wurstel e salsicce di tutte le tipologie che placano ogni genere di appetito in qualsiasi momento del giorno e della notte. Se volete un consiglio prendetevi un kasekrainer, un wurtel ripieno di formaggio fuso che schizza fuori ad ogni morso... una vera goduria. Spesso in questi baracchini troverete anche i langos, che sarebbero una roba ungherese che però ormai in austria è considerato quasi autoctono, e potrete scegliere tra langos semplici, all'aglio, con i wurtel dentro, a diversi sapori ma secondo me i classici con una spennellata di crema all'aglio sopra restano comunque sempre il top. In ogni periodo dell'anno troverete poi mercatini in ogni dove dove il clou rimangono sempre e comunque i dolci, oltre alle bevande che spesso sono molto diverse da quello che troviamo da noi. Oltre al classico vino e birra, è comunissimo il g'spritzter (vino e acqua stragassata) che può essere sia bianco che rosso. In inverno poi la città sarà invasa da gluhwein (vin brulè) e punch mentre in estate ci si affida alle varie bowlen (un mix di vino, prosecco e superalcolici alleggeriti dal sapore della frutta) di cui la più gettonata è quella ai lamponi. Tornando ai dolci quelli che vedete in foto sono krapfen, che qui si contrappongono ai berliner e si chiamano wiener anche se l'unica differenza che io personalmente mi sento di segnalare è il ripieno che nei wiener è di marmellata mentre nei berliner di crema, ma non ci giurerei che sia tutto lì. Quella cosa rosa dall'aspetto in realtà un pò sintetico è invece una cosa meravigliosa denominata punschkrapfen e che a quanto ne so sono tutti gli scarti di pasticceria imbevuti di rum e ricoperti di glassa... detto così non sembra allettante lo so, ma provatelo e vedrete che crea dipendenza. Quell'altro, lo vedete è un macaron e non è niente di tipico ma ha qualcosa di speciale perchè è il primo macaron della mia vita dopo quel disastro che ho provato a fabbricare con le mie manine! per un tour di street food come già vi accennavo ieri non perdetevi il naschmarkt e riempitevi gli occhi, le narici e la bocca con tutte quelle prelibatezze o fate una spesetta e poi rilassatevi in uno dei tantissimi parchi di vienna con un bel pic nic.
Il caffehaus a Vienna è un'istituzione. E' qui che si è scritta la storia, che sono nate le grandi opere letterarie, la teoria della psicanalisi e la nuova arte del mitteleuropa. Da quando, secondo la leggenda un soldato trovò dei sacchi di caffè lasciati dai turchi dopo l'assedio della città, il caffè è diventato un rito quotidiano a cui nessun viennese potrebbe rinunciare. E' per questo che anche i bellissimi caffehauser antichi che vi danno l'idea di essere estremamente preziosi e carissimi, in realtà non lo sono, perchè nessun viennese potrebbe accettare che il suo logo del relax e della comunicazione si trasformasse in una mera attrattiva per turisti. Perciò non temete, entrate, prendetevi il vostro caffè e la vostra fetta di torta e spenderete sicuramente meno che in qualsiasi centro città italiano godendovi un'atmosfera d'altri tempi. la città conta più di 600 caffèhauser che servono una varietà di tipologie di caffè mai viste, tra le quali neanch'io sono mai riuscita a raccapezzarmi più di tanto. L'unica cosa che voglio affermare è che il caffè a Vienna è buono, diverso dal nostro ma buono davvero. A quersto punto non vi resta che scegliere nella vetrina delle torte quella che vi sembra più attraente e se volete un consiglio assaggiatele tutte perchè la pasticceria austriaca è davvero una delle migliori al mondo.
tra i caffè più antichi e più pittoreschi di Vienna:
HAVELKA CAFE' in Dorotheergasse:
E' un posto meraviglioso nel quale verrete accolti dal signor havelka, vecchissimo ma ancora in forma (la moglie è morta da poco, fino all'ultima volta che ci sono stata c'era anche lei), abbastanza piccolo e sempre molto affollato nel quale non si può far a meno di sentirsi un pò in un'altro mondo. qui Musil scrisse il suo Uomo senza qualità, Elias Canetti passava qui le sua giornate e tuttora continua ad essere un luogo della cultura. Se capitate nel momento giusto non perdetevi le buchteln, che però vengono preparate solo in determinati giorni, quindi bisogna avere fortuna
CAFE' CENTRALl in Herrengasse14:
Era il luogo di Trozkij tanto che quando il ministro degli esteri austriaco venne a sapere che in russia si preparava una rivoluzione commentò ironicamente: "E chi la farà questa rivoluzione? forse il signor Trozkij che passa tutto il giorno a giocare a scacchi al central? Anche qui l'atmosfera delle sale in stile veneziano è bellissima e vale la pena una visita anche solo per la bellezza del luogo.
MOZART CAFE' in Alberinaplatz 4:
Molto lussuoso, qui vennero girate alcuno riprese di "Il terzo uomo".
CAFE' SPERL in Gumpendorferstrasse 66:
Molto accogliente e dalla calda atmosfera con i suoi arredi fin de siecle quando era ritrovo di scrittori e letterati.
CAFE' SCHWARZENBERGER in karntnerring 17:
Torte e dolci indimenticabili in uno scenario che è un vero splendore per gli occhi.

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Per quanto riguarda i luoghi in cui stuzzicare e smangiucchiare, magari a pranzo, il mio preferito resta Das Moebel in Burggasse 10, nel quartiere di Spittelberg. E' una sintesi originale tra un caffèhaus e un negozio di design d'avanguardia. Tutti i mobili che vedete far parte degli arredi sono in vendita e se vi piace qualcosa basterà dare un'occhiata al cartellino attaccato ad ogni mobile per vederne prezzo e disponibilità (i pezzi "usati" quelli su cui siete seduti sono in vendita a metà prezzo). Ogni tre mesi i mobili vengono cambiati così che l'arredo risulta ogni volta diverso. Il cibo è semplice e buono, le materie prime scelte e il vino bio della casa non è affatto male. Dalle 10 alle 16 c'è la possibilità di fare un brunch.

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Se avete voglia di mangiare orientale, bene bene e in un ambiente rilassato e semplice scegliete il Ra'mien in gumpendorferstrasse 9. la cucina è davvero ottima... se scegliete il piccante occhio che è piccante davvero e non dimenticatevi dei dolci, io non amo molto i dolci orientali ma mi sono dovuta ricredere, la crema di cocco nelle foglie di banano era eccezionale e anche la scelta dei vini non è affatto male. E' sempre molto pieno quindi se non si prenota bisognerà aspettare un pò, ma il personale è gentilissimo e si metterà completamente a vostra disposizione.
last but not least il schoene perle, anche qui ambiente tra il moderno e la tradizione, molto rilassato con un menù che rivisita la tradizione che cambia stagionalmente. Materie prime ottime, certificate bio e con sempre qualche sorpresa. Se doveste capitarci come dessert provate il b'soffener cappuziner, che non ha niente a che vedere con il cappuccino ma è una torta al vino che garantisco essere speciale.
Potrei continuare all'infinito ma a questo punto dovrei decidermi di aprire un blog su Vienna;) quindi la pianto che di consigli ve ne ho dati abbastanza no?!

sabato 5 giugno 2010

BACK FROM VIENNA:

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Eccomi tornata dal mio lungo tour che in realtà tanto lungo non mi è sembrato. Ora siamo di nuovo alle prese con scatoloni, mobili e varie ma non posso non raccontarvi niente del nostro giretto post match. Vienna è la mia seconda città ed esercita su di me ogni volte un gran fascino perchè è tutto ciò che una città dovrebbe essere, elegante, preziosa e ricca di storia, ma ogni volta diversa perchè la cultura non è un mero ricordo del passato ma l'esercizio giornaliero di una popolazione vivace e con tante cose da dire. Così, nonostante ci sia stata un'infinità di volte, ogni volta che torno il tempo non mi basta e vorrei avere qualche giorno in più per riuscire a fare e a vivere le tante cose che mi ero proposta. Non starò qui a raccontarvi tutto ciò che di imperdibile c'è da vedere altrimenti non finirei mai, ma mi limiterò a quelli che sono un pò i miei luoghi del cuore, quelli che mi fanno star bene e che mi fanno pensare ogni volta alla partenza che in fondo non sarebbe affatto male vivere a Vienna.
Il museums quartier (quartiere dei musei) è ricavato dalle antiche scuderie imperiali delle quali sono conservati gli edifici originali ma adattati in un contesto tutto moderno. Al suo interno si trovano il Leopold Museum che ospita la più grande collezione di schiele al mondo ed è una tappa fissa per un'appassionata come me, il mumok, museo di arte moderna dalla bellissima architettura, il zoom children museum, che è quanto di più bello ed entusiasmante io abbia mai visto come spazi per bambini, il quartier 21, un centro per l'arte digitale in cui veramente viene dato spazio e dignità alle nuove forme di espressione, giusto per menzionare qualcuno degli oltre 50 centri di arte e cultura contemporenee che trovano spazio all'interno di questo complesso. L'atmosfera nel MQ è meravigliosa, sugli enormi cortili si affacciano decine di bar e ristoranti, c'è un negozio di lomografia e il mq shop nel quale ognuno troverà una cosa sfiziosissima che dovrà avere a tutti i costi (occhio però che è caro assatanato). Questa combinazione tra spazi culturali e spazi del relax porta qui un sacco di persone in ogni stagione, ognuno con il suo scopo, chi per visitare un museo o per fare un workshop, chi per l'aperitivo o la cena, chi semplicemente durante il giorno per prendere il sole sugli enormi cubi di cemento rosa sparsi per i cortili. Il weekend poi l'atmosfera è animata da dj che suonano nel cortile principale, quindi se pensate di fare un giro a vienna date un'occhiata al programma che troverete di sicuro qualcosa che fa per voi.

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Altra tappa fissa, e qui siamo un pò anche sull'argomento che ci interessa di più, è il naschmarkt, non solo per il mercato, ma come zona in generale. Non ho fatto tante foto questa volta nè del mercato mangereccio nè di quello delle pulci perchè c'era una quantità di gente mai vista... sarà che era l'unico giorno di sole delle ultime due settimane, sarà che era uno dei giorni della festa della città ma veramente facevamo fatica a barcamenarci coi nostri due figli... tirare fuori la macchina fotografica sarebbe stato masochismo puro.
Iniziamo dal naschmarkt vero e proprio, il mercato... per me rimane sempre uno dei più belli che abbia visto, e questa volta in cui era tutto tutto aperto mi sono resa conto per la prima volta di quanto sia veramente enorme. I negozi e ristorantini più gettonati sono italiani, greci, turchi e giapponesi ma qui potete trovare veramente tutto quello che osate immaginare... basta cercare bene e avere le idee chiare... quello che io non ho mai ;)! Però è anche meraviglioso lasciarsi trasportare dalla corrente e allungare la mano qui e là per acchiappare gli assaggini che ti offrono da tutti i lati per fare un piccolo giro del mondo gastronomico in qualche ora.
Il sabato poi proseguendo sulla stessa piazza c'è il Flohmarkt, il mercato delle pulci. Anche qui c'è una gran quantità di gente e la maggior parte delle cose probabilmente non sono degne di nota, come però in fondo in tutti i mercatini del genere. la cosa bella però è che ogni volta si trova qualche banchetto spettacolare e si riescono ancora a fare dei veri affari. Se poi come me adorate le cosine di inizio secolo dello jugendstil austriaco, questo è forse l'unico posto dove le potete trovare e a prezzi ancora accessibili. Anche questa volta posso dirmi assolutamente soddisfatta dei miei acquisti sorvolando sul fatto che leonard mi abbia scassato una bellissima ciotola il giorno stesso... disgraziato;)!
Dopo aver passato la mattinata a fare acquisti sarete sicuramente spossati, ma evidentemente i commercianti della zona ne sono coscienti perchè il naschmarkt pullula di localini carinissimi che sono divisi più o meno a tema, c'è l'angolo del pesce, quello della cucina austriaca, quello della cucina orientale e via dicendo. Anche qui non avrete che l'imbarazzo della scelta, fatevi guidare dalla voglia del momento e sarete sicuri di poterla soddisfare.
Facendo un giro nel quartiere poi vi potrete rifare gli occhi con tutte le costruzioni e le facciate in jugendstil, e dato che vi trovate fatevi un giro alla secessione e non perdetevi il meraviglioso Beethovenfries di Klimt al suo interno. La zona è anche molto interessante dal punto di vista cultura e divertimento e troverete una miriade di locali carini e originali, ognuno con la sua caratteristica: quello dve si gioca a ping pong, quello per appassionati di lingerie, e in ogni stagione avrete delle proposte nuove, quindi non mi chiedete di stare dietro alla vita notturna di vienna perchè è davvero ardua. In estate poi sarà ben probabile che vi imbattiate in qualche festa spontanea o quasi nella zona di karlsplatz o nello stesso giardino della secession. Insomma anche qui ce n'è davvero per tutti i gusti!

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Per il resto vi consiglio una lunga passeggiata a Spittelberg con le sue belle case basse dai tetti alti, i suoi atelier, i suoi negozi alternativi ma molto chic e i tanti locali carini e originali, ed un'altra nella meno battuta dai turisti ma comunque molto bella e caratteristica Josefstadt, con i suoi cortili interni che sono veramente quanto di più bello ci possa essere, le sue antiche panetterie e i suoi ristoranti bio... ma di cibo parliamo domani ok?

domenica 30 maggio 2010

UN PREMIO PER IL MIGLIOR OSSERVATORE...

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Finalmente ho risolto tutti i problemi che mi impedivano di scrivere sul mio blogghino (oltre alla mancanza di tempo e al fatto che sono in vacanza!). Allora, dicevamo arrivederci da... ora tocca a voi. Indovina indovinello dove è finita mammaiana??? Lo so che gli indizi non sono facili però però... sono tutte cose più o meno caratteristiche... magari viste da una prospettiva un pò diversa ma chi ci è stato o conosce un pò lo spirito del luogo dovrebbe potercela fare!

Come si gioca? Basta indovinare in che città si trova mammaiana!

Chi vince? Ovviamente chi indovina e a parità di indovinamento chi mi avrà dato la motivazione più convincente su come ha capito gli indizi!

Che si vince??? Un regalino da qui ( e credetemi che ne vale la pena!)

Quindi bando alle ciance e buttatevi senza paura!
P.s. ovviamente chi sa dove sono (gaia, bea...) si astenga dall'indovinare e... dal suggerire ;)!!!!

Edit: aggiornamento del 30 maggio:
eccovi la spiegazione degli indizi da sinistra verso destra:
1. era per indicare che si tratta di una grande città, vissuta e metropolitana!
2. come ha indovinato soribel è il mumok (museo d'arte moderna).
3. le finestre sono proprio tipiche delle vecchie case viennesi e l'insegna è di un atelier.
4. le scarpe un pò retro sono proprio in stile (come diceva genny potevano anche fare un pò paris ma vienna e parigi in fondo si assomigliano in molte cose).
5. le insegne sul tram (a parte il fatto che i disegni sono carinissimi) indicano che il fatto che un uomo vada in giro con il figlio in braccio è normale, almeno quanto una donna ;) (e il bimbo è il mio non un giapponese ;)!)
6. L'arte di inizio secolo che ha in vienna una delle sue capitali ha nella scrittura un'espressione fondamentale e questa ne è un esempio.
7. sono le panche in cemento rosa che si trovano nel museums quartier in estate.
8. è una città piena di parchi e di possibilità per bambini.